Non c’è un’offerta ufficiale ma dai fondi libici sono disponibili almeno 250 milioni per salvare il Polo della Qualità e avviare un piano di rilancio della struttura. L’operazione rientra nell’accordo di cooperazione stipulato ad agosto scorso tra i governi di Tripoli e Roma. Ma la trattativa è complicata poiché ad horas il Tribunale di Napoli dovrebbe confermare il decreto di liquidazione della società consortile che gestisce il complesso di Marcianise. I soci del consorzio sono divisi. C’è chi appare fiducioso ed entusiasta e chi, invece, mostra un certo scetticismo.
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E’la solita “non notizia”. Chi ha gestito il polo della qualità ha colpito al cuore Marcianise. Sono stati eretti mostri edilizi per il solito gioco sporco della speculazione edilizia, non sono stati prodotti risultati in termini di servizi e di occupazione, si è affossato il commercio. La miseria delle idee dei nostri amministratori non è andata oltre il consapevole saccheggio delle nostre terre. Quei terreni si sarebbero potuti valorizzare assegnandoli alle eccellenze campane e alla produzione nostrana. Avremmo potuto rilanciare il made in Campania, costituire consorzi e cooperative, puntare sul turismo, creare opportunità di lavoro, sfruttare i finanziamenti della Comunità Europea: si è preferito vendere e svendere ai barbari del commercio, fare affari d’oro rivendendo terreni a prezzi galattici, raccattare voti promettendo posti da fattorini precari. Gli stessi genii di allora si ripresentano alla tornata ellettorale di giugno con le intramontabili arroganza ed ignoranza.
Dopo neppure un decennio di attività il Polo della qualità necessiterebbe di 250 milioni, offerti addirittura dalla Libia! Cos’altro inventeranno per mortificare le nostre intelligenze?
Perfettamente d’accordo.
Il Merlo
Di sicuro tante personalità hanno finto di non aver capito che il progetto del polo della qualità era una grande speculazione edilizia…mettiamola così.. non bisogna essere economisti o grandi manager aziendali per captare quale sia il percorso logico, oggi, di un complesso mega galattico quale il polo, una struttura magnifica nella quale si respira il profumo degli affari, ci si immagina il potenziale produttivo e commerciale che puo’ offrire e di conseguenza la smossa al mercato del lavoro.
Peccato che le mura di una simile struttura, sia essa progettata da una firma quale Arnaldo Pomodoro o altro architetto sconosciuto,resti sempre una struttura, cioè non ha il dono Divino di possedere al suo interno le capacità manageriali o spiccate doti imprenditoriali…quelle appartengono all’ essere umano…e peccato che non tutti abbiano tali doti.
E allora se il progetto Polo della Qualità, nasce come sito rivolto ad un mercato internazionale, per rendere reale e fattibile tutto cio’ che si puoì leggere nello statuto della suddetta societa’, bisogna dare a quella struttura fatta di cemento, una struttura fatta di uomini che sappiano fare il mestiere….manager d’azienda…
Ben vengano, a questo punto, i capitali stranieri e con essi la politica aziendale volta al raggiungimento di produzione, benessere e ricchezza….