Momenti di tensione ieri mattina presso la Scuola Pascoli di Marcianise. Alcuni genitori, avendo notato da qualche giorno un cittadino immigrato che si intratteneva all’orario di ingresso dei bambini nei pressi dell’Istituto con un cellulare in mano, hanno pensato ad un maniaco o peggio ad un pedofilo allertando la dirigente scolastica del II Circolo Didattico. Quest’ultima ha così avvisato i vigili urbani che erano di pattuglia proprio al di fuori della scuola di via Lener invitandoli a controllare il sospettato. L’uomo, un cittadino albanese sprovvisto di documenti di riconoscimento, è stato portato presso la sede della Polizia Urbana in via Lucarelli per ulteriori accertamenti. Dai rilievi i vigili hanno constatato che l’individuo era sprovvisto di permesso di soggiorno e lo hanno denunciato alla Questura di Caserta. Nessun indizio, invece, per ciò che riguarda la grave accusa fatta da alcuni genitori che avevano asserito che l’uomo avesse fotografato alcuni bambini con il proprio telefonino. Gli agenti della polizia urbana hanno controllato il cellullare non ritrovandovi alcuna foto compromettente. Gli stessi abitanti della zona hanno dichiarato che in realtà la piazzetta dove si trovava l’albanese, Piazza Pertini, è un luogo ritrovo per molti cittadini extracomunitari. L’episodio è sintomatico dell’enorme confusione che regna nelle città italiane dove spesso si associano i cittadini stranieri a delinquenti o, nel caso specifico, a pervertiti senza alcuna ragione.
Tensione alla scuola Pascoli: genitori gridano al pedofilo ma non era vero
27 Mar 2009
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Per fortuna era privo di permesso di soggiorno, altrimenti sai che figura: l’unico Albanese non pedofilo, non ladro, non stupratore, non sfruttatore, non criminale, doveva capitare proprio alla Pascoli?
Le genitrici e la direttrice non si sono esattamente strappate i capelli per chiedergli scusa, vero?
Con un pò di fortuna, lo sfigato Albanese potrebbe essere invitato da Vespa.
Essendo la mamma di un bambino che frequenta la scuola Pascoli, io stessa ho notato questo signore che si trovava nella piazzetta Pertini con cellulare alla mano (il cellulare alla mano non vuol dire, ce l’abbiamo tutti). Io ho un cagnolino che porto con me quando accompagno mio figlio a scuola e passiamo sempre per la suddetta piazzetta ma ieri no proprio perchè c’era questo signore. La piazzetta Pertini è purtroppo un posto molto squallido e sporco, cocci di vetri a terra, schifezze varie, persino i contenitori di cemento dell’immondizia sono stati frantumati e i resti, insieme al pattume, sono lì da giorni. E’ una vera vergogna che questa piazzetta si trovi in queste condizioni e i vigili che si sono premurati di interrogare l’albanese da tempo avrebbero dovuto segnalare a chi di competenza lo stato vergognoso della piazzetta. Ieri non sono passata per la piazzetta col cane come faccio di solito proprio perché non capivo come mai qualcuno senza bambini o cani a quell’orario si trovasse lì e la cosa mi ha insospettita. Non ho segnalato io la cosa ma non mi dispiace che ciò sia stato fatto. Con quel che si sente tutti i giorni ai tg è meglio che le forze dell’ordine facciano il loro dovere ed interroghino le persone sospette piuttosto che avere rimorsi dopo. Se avessi fatto io la segnalazione, comunque, non mi sentirei certo di chiedere scusa, vedere una persona che in una piazzetta circondata di rifiuti sta piantata lì a guardare i bambini col cellulare in mano…
Cara signora Petriccione
Il suo sarebbe stato un encomiabile impegno civile. Quell’uomo solo, armato di un pericolosissimo cellulare, piantonato in mezzo al pattume, con tutto quello che si sente dire ai tg ( mi pare di capire che lei segua quello di Fede ) andava segnalato alle forze dell’ordine! Lei non ha nulla di cui scusarsi, quell’uomo è colpevole di essere Albanese ( si possono truccare quanto vogliono, ma i tratti semantici di un Albanese non si possono mascherare neppure ad un veglione di carnevale). Quando avrò voglia di leggere un quotidiano beatamente coccolato dagli immensi spazi verdi che offre Marcianise mi guarderò bene dal portare con me il telefonino, darò una passata di cera per l’ambiente, cercherò di stare quanto più lontano possibile dagli istituti scolastici e ovviamente, non dimenticherò il permesso di soggiorno. In attesa di incontrarla in giro arruolata nelle ronde leghiste, colgo l’occasione per invitare l’Albanese in questione a scusarsi con le madri e le genitrici, costrette a denunciarlo per garantire l’incolumità dei propri pargoli.
Sono completamente d’accordo con Il bastonatore: le mamme e la direttrice del Pascoli devono chiedere perdono al cittadino albanese denunciato. Esiste un principio basilare di libertà secondo il quale bisogna dimostrare la colpevolezza, non l’innocenza. Da quando l’immigrazione clandestina è divenuta un reato se ne sono viste di cotte e di crude. Si è perfino discussi dell’eventualità che i medici del pronto soccorso denunciassero gli immigrati non in regola. Mi si accappona la pelle al pensiero del povero straniero, in giro per le strade di Marcianise, costretto ad italianizzarsi il più possibile perchè chiunque può chiamare il 112 e farlo arrestare. E’, sic et simpliciter, il medesimo trattamento che la Germania di Hitler riservò agli Ebrei. E se non abbiamo imparato nulla dall’eccidio di un popolo, non possiamo avere la presunzione di preparare al futuro i nostri figli.
FATTO VISSUTO IN PRIMA PERSONA (non per …sentito dire…)
Sono un genitore che accompagna i figli a scuola ogni mattina, e proprio non avevo mai fatto caso a questo signore che si aggirava in piazzetta, fino a ieri mattina, quando uscendo alle 8.20 dal cancello della scuola, ho sentito 2 mamme dire le testuali parole: “eccolo, è di nuovo li che fa le foto ai bambini” quindi mi sono voltato e mosso da curiosità ho dato un occhiata a questo tizio che tutto aveva tranne che l’aria di persona “normale” sinceramente sono andato a chiamare i vigili di pattuglia, ma non ho fatto in tempo xché una mamma mi aveva preceduto.
Devo dire che il vigile si è subito attivato in modo a dir mio professionale, senza dare nell’occhio ha avvicinato il signore in questione e questi cercava di nascondere goffamente il cellulare sotto una gamba (era in piedi vicino alla panchina con una gamba su di essa)
io ho seguito il vigile perché volevo capire di cosa si trattasse, nel frattempo altri genitori (papà) hanno fatto lo stesso. Poichè il vigile non sapeva vedere le foto dal cellulare, l’ho aiutato io avendone uno uguale che quindi conoscevo.
Devo dire che c’erano 72 immagini molto scure, sfocate, tra cui si vedevano chiaramente foto singole di bambini, una bimba e un bimbo in canottiera. (ma spero vivamente che fossero foto di suoi familiari).
Devo essere sincero nell’affermare che mi sono risentito di aver dubitato di quella persona, però non mi spiegavo il suo comportamento e cioè, posto inusuale, telefonino, bambini, … con tutte le cose che si sentono in giro….
concludo dicendo che qualsiasi genitore, avrebbe voluto sapere se c’era l’ipotesi di una situazione di pericolo, meglio un controllo in più che un qualsiasi bimbo abusato. saluto tutti
IO SOTTOSCRITTO PADRE DI DUE ALUNNI DELLA SCUOLA G.PASCOLI CHIEDO CHE A MARCIANISE ABBIAMO DEI PROBLEMI FUORI ALLE SCUOLE SIA ELEMENTARE CHE MEDIE ALLA SCUOLA G.PASCOLO CHE SI TROVA IN VIA VITTORIO VENETO I VIGILI URBANI LA MATTINA L’ORA DI RIENTRO A SCUOLA NON NON SONO STATI PRESENTI FUORI ALLA SCUOLA ,IL POMERIGGIO QUANDO I RAGAZZI ESCONO E UN CASINO PERCHE I GENITORI PARCHEGGIANO LE MACCHINE COME VANNO E NEL DIVIETO DELLA STRADA SCOLASTICA ENEL SE I VIGILI DI MARCIANISE INCOMINCIASSINO A FARE DEI VERBALI E FARE RISPETTARE IL DIVITO DELLA SCUOLA ENEL. LA SCUOLA G.PASCOLI A DUE USCITE DEI ALUNNI C’è L’USCITA IN VIA VITTORIO VENETO E ANNO UN’ALTRA USCITA DOVE ESCONO RAGAZZI DELLA PRIMA ELEMENTARE ,L’ORARIO DELLA SCUOLA LE STRADE SONO SEMPRE BLOCCATE E NON SI PRENDE PROVEDIMENTO , PERTANTO CHIEDO DI PRENDERE PROVEDIMENTO
Egregio “Bastonatore” (io almeno il coraggio di firmarmi ce l’ho!),
Non mi ritengo assolutamente una razzista come lei insinua ma lei a differenza della sottoscritta l’altro ieri mattina, fuori a quella scuola NON C’ERA. Io stessa ho scritto che non c’è nulla di male ad avere un cellulare in mano ma quell’individuo aveva effettivamente un fare sospetto. Poteva essere albanese, inglese, francese, poteva essere bianco, nero, giallo, verde, a pois o a strisce! Non stava leggendo nessun giornale, tra l’altro. Stava lì, in piedi e al freddo col cellulare in mano e scattava foto in una lurida piazzetta adiacente ad una scuola elementare col cortile affollatissimo di bambini.
Lei è un genitore, caro “bastonatore”? I delinquenti, i pedofili e gli assassini sono di qualsiasi nazionalità e, se permette, ritengo giustissimo che i vigili abbiano provveduto ad interrogare la persona in questione. I vigili dovrebbero presenziare tutti i santi giorni fuori alle scuole, fossero stati presenti la settimana scorsa magari avrebbero potuto fermare o quanto meno individuare l’auto pirata che ha ribaltato l’auto condotta da un genitore con a bordo 3 bambini.
Ma lei, “bastonatore”, è soddisfatto del paese dove vive? E’ contento di tutti i ragazzi che girano a 2 o a 3 sui motorini, ovviamente senza casco? Dei parcheggi selvaggi, di quelli che vanno sempre nel senso opposto rispetto a quello della strada? Dei rifiuti per strada, dei parchi e delle piazzette con i cocci delle bottiglie per terra, a parte il solito pattume? Potrei continuare all’infinito, purtroppo e la responsabilità di questa dilagante inciviltà non l’attribuisco affatto agli stranieri o extracomunitari, purtroppo la vedo praticare dagli italiani stessi. Saluti
Signora Petriccione
Mi perdoni se ancora una volta non condivido. Se un fantomatico pedofilo fosse stato in piazza Pertini, in giacca e cravatta e con una macchina fotografica digitale di ultima generazione, insomma da italiano ( a proposito di stereotipi: con la pizza e col mandolino) lei non si sarebbe allertata. Non mi interessa difendere gli Stranieri ( si capisce benissimo dove sta andando l’Italia, non è un caso che siamo tacciati di essere la nazione europea più xenofoba) e ho sempre sostenuto che la pedofilia debba essere giuridicamente considerata “un crimine contro l’umanità”, ma non possiamo diventare tutti freddi sceriffi da strada e richiamare l’attenzione delle forze dell’ordine alla minima mancanza o al sospetto accennato. Chi ha denunciato quel cittadino Albanese adesso avrà la briga di denunciare ogni potenziale criminale secondo i suoi parametri di “sospettosità”? Non credo. Il razzismo è dentro di noi, e chi ne soffre lo fa senza consapevolezza.
Perdoni anche se uso di nuovo il nick: credo che su di un blog debbano confrontarsi delle idee, non delle persone. Lei è stata così gentile da firmare con il suo nome, sono spiacente, non ho il piacere di conoscerla. Come vede, su un forum conta il pensiero, non la persona.
Non è mia intenzione imporle la mia visione, quindi considero chiuso in questa sede il nostro confronto.
Cordiali saluti
Fanno bene i genitori a preoccuparsi di determinati atteggiamenti di taluni soggetti fuori di un comprensorio scolastico, con tutto quello che si sente in giro e nella TV. Ma attenzione a gridare subito all’ennesimo straniero in cerca di un vile reato, tra povere anime piccole ed indifese! Segnalare un qualcosa di anormale ed, in particolare, denunciare una forte preoccupazione per un reato infame, specialmente fuori di un plesso scolastico frequentato da piccoli alunni, è una legittima prevenzione verso un qualcosa di peggio che potrebbe accadere. Ma siccome a tutti i problemi e le preoccupazioni legate alla difficile realtà di questa società, vi sono organi ed autorità preposti alla prevenzione e repressione, bisogna senza ombra di dubbio e senza reticenza alcuna, denunciare ogni possibile azione delittuosa specie nei confronti di minori, anche seppur viziata da un principio di dubbio, come attivamente fatto da qualche genitore nel caso specifico (bravo così bisogna fare, non come le tante ricercate e dibattute ronde “decretate”). Tanto premesso, ci sono le Forze di Polizia pronte ad attivarsi nel merito ed ad accertare realmente se questo cittadino straniero è di una pericolosità tale da rendere legittimo questo articolo e tutti i commenti. Non è una questione di nazionalità, di colore o religione: se si è PEDOFILI, lo si è a prescindere dalle caratteristiche sopra citate! Da quanto appurato, questo straniero, dopo i dovuti controlli, era solo sprovvisto di documenti, il che significa che comunque un reato lo ha perpetrato: ma se non è quell’infame soggetto descritto, è pur giusto che almeno un rappresentante dei genitori, voglia scusarsi con questa persona per la vituperosa accusa rivolta, così come lo si evince dalle parole profferite dai genitori tutti e dai preoccupati commenti lasciati in questo portale. Cordialmente.
Ah, dimenticavo: anch’io sono un genitore di due splendidi bambini, e per questo preoccupato dagli infami reati che circondano il mondo dei piccoli. Grazie.
Signor “Bastonatore”,
Innanzitutto penso che chi non si vergogna delle proprie idee ed opinioni non ha bisogno di nascondersi dietro ad un nick. Lei non solo non era presente all’accaduto ma neanche conosce me né qualsiasi livello di cultura e tolleranza mentale io abbia. So da me che i pedofili possono celarsi dietro l’aspetto di persone del tutto insospettabili. Come ho scritto prima, sono stata incuriosita dalla persona in questione non per il suo aspetto ma per il contesto in cui l’episodio è avvenuto. Questa persona è stata poi semplicemente interrogata dai vigili, non è stata assalita né brutalizzata, semplicemente le sono state rivolte delle domande. La segnalazione non l’ho fatta io ma comprendo benissimo il motivo per cui sia stata fatta. Preferisco di gran lunga il dovermi scusare nei confronti di un innocente piuttosto che avere il rimorso di non aver fatto presente un sospetto nel caso che di innocente non si tratta.
Cordiali saluti.
Melania Petriccione
L’episodio, molto da vicino, mi ricorda quello del XXXIV capitolo de “I promessi sposi”. Renzo é minacciato da una folla di arrabbiati che l’accusano di essere un untore. Si salva, riparando su un carro dei monatti, che portano i morti di peste al cimitero.
In un clima di paura, come quello della peste di Milano, é facile vedere pedofili e stupratori dovunque!
Forwe, se fosse stato un italiano a fare fotografia, veramente pedofilo, nessuno se ne sarebbe accorto!
Alberto Marino
…… non ti cruccciar cara Melania…. su questi blog, giustamente, tutti possono scrivere, con e senza nick…. anche i…bastonatori. il mondo va così! oggi uno si erge a paladino degli immigrati e domani…..fa finta di non vederli sotto la pioggia ai semafori o si infastidice…. se poi va a prendere a scuola un suo nipotino ( perchè penso che non abbia il piacere e la gioia di avere figli)e vede qualcosa che lo insospettisce allora…. é diverso….e MIO NIPOTE!!!
a proposito penso che guardi solo TG3 mah!
Caro papa nero…. avvicinare una mamma preoccupata a Hitler bhe mi sembra un po troppo ….. o no!
Il razzismo è una cosa seria….
Brava signora Petriccione, concordo perfettamente con lei.
Purtroppo finché c’è gente che guarda la realtà attraverso le lenti deformanti dell’ideologia può succedere che si venga a ogni piè sospinto accusati di razzismo.
Nel caso specifico c’era una persona sospetta (per quel che faceva, non per l’etnia) nei pressi di una scuola elementare, e vorrei vedere i suoi fustigatori se avessero avuto LORO un bimbo a scuola se si sarebbero comportati diversamente da lei!
Non se la prenda.
Salve a tutti, noto che questo argomento, giustamente, interessa tutti, genitori e non, e noto che ognuno in un modo o nell’altro ha un parere diverso.
Il fatto stesso di parlarne, è importante perché ci fa capire che dobbiamo sempre stare con gli occhi bene aperti, ma lasciatemi dire una cosa, basta col razzismo usato a sproposito ed in modo superfluo.
Secondo voi se fuori dalla scuola Pascoli al posto dell’albanese ci fosse stato un’italiano, sarei stato più tranquillo? o più “tollerante”?
ma non fatemi ridere…
Ah, saluto la Sig.ra Melania Petriccione, che stamattina ha riportato il proprio cagnolino in piazzetta, scansando il bidone dell’immondizia rotto per terra.
ha fatto bene a chiamare i vigili, anche’se dico che i vigili alla mattina ci dovrebbero gia’ esserci, fuori alle scuole, speriamo solo che il nuovo sindaco che verra’finalmente finisce il concorso, anche se molto di loro ormai hanno passata’ l’eta’ lei non deve chiedere scusa a nessuno ha fatto solo il suo dovere, si dice prevenire e meglio che curare,cara signora melania petriccione?
Buona (ahimé piovosa) domenica a tutti e vi ringrazio per il sostegno in questa “querelle”. Tengo solo a precisare che come ho scritto nel mio primo intervento, non ho chiamato io i vigili ma comprendo e appoggio chi l’ha fatto data la stranezza della situazione.
E’ vero, Sig. Gaglione, da diverse settimane a questa parte mi trovo costretta a dover fare una gimkana tra i rifiuti della piazzetta insieme a mio figlio (il suo pesantissimo zaino!)e il mio cane. La scelta che ho a disposizione fra i luoghi verdi di Marcianise dove portare i miei figli ed il mio cane si estende alla piazzetta vicino alle Poste centrali e i due parchi (non so la strada) adiacenti a Capodrise. Inutile dire che anche questi posti, purtroppo sono disseminati di rifiuti, cocci di vetro, siringhe e schifezze varie. Nel caso dei due parchi, vi scorrazzano sempre in motorino diversi giovani.
Perdonatemi ma io sono una di quelle che s’incavola tantissimo se vede che chi guida l’auto che la precede butta cartacce dal finestrino, è più forte di me.
Esorto vivamente chiunque diventerà sindaco di Marcianise ad attivarsi per promulgare una campagna di senso civico, a provare a ripulire non solo la città ma anche le menti di chi vi abita, giovani e vecchi, italiani e non.
Serena domenica a tutti.
Prendo spunto da queste parole pronunciate dalla signora Melania per chiudere la querelle “Preferisco di gran lunga il dovermi scusare nei confronti di un innocente piuttosto che avere il rimorso di non aver fatto presente un sospetto nel caso che di innocente non si tratta”. Ecco questo è tutto, senza le polemiche di contorno.
P.S.: ai disturbatori dovrebbe pensarci la Redazione e non attenti genitori, preoccupati da quello che ci circonda!
Mi ripresto volentieri al pirandelliano dibattito per la piega divertente che ha preso nonostante l’odioso contenuto.
Mi soffermo sull’effetto gregge che la notizia del presunto pedofilo ha causato nei lettori di Caffè Procope e pongo l’attenzione sulle infauste conseguenze che una deviata interpretazione della sicurezza potranno cagionare. Non potendo in questa sede cimentarmi con i disegnini proverò con un esempio. Immaginiamo che, alle prime ore dopo il tramonto, stessi camminando per una strada abitata e poco frequentata da pedoni. La solita vecchietta acida, dopo avermi spiato dalle fessure della tapparella chiama il 112 e avverte “C’è un tizio sospetto con una giacca fuori moda che si aggira per via Tal dei Tali, probabilmente è il palo di topi di appartamento”. Tempo tecnico cinque minuti, il sottoscritto si ritrova in Questura, interrogato da un solerte ispettore il quale, dopo avere appurato che non sono un ladro, setaccia meticolosamente la mia storia fino a scoprire che dodici anni fa ho effettuato una svolta a destra senza attivare l’indicatore di direzione. Il bastonatore è fregato!
Se fosse confermato il teorema per cui le mammine hanno bene agito nel chiamare le forze dell’ordine per un aleatorio sospetto, bisognerebbe ammettere che tutti siamo potenziali colpevoli: chi si sta allacciando le stringhe in un parcheggio diventa un probabile danneggiatore di pneumatici, chi sta aspettando la moglie fuori da una banca un probabile rapinatore, chi concede la precedenza ad un’avvenente ragazza un maniaco sessuale.
Vi siete chiesti cosa succederebbe se, assistito correttamente, il cittadino Albanese controdenunciasse le mammine per diffamazione? E che figura faremo, quando questi sarà tornato alla madre patria e racconterà “Gli amici di Maroni mi hanno arrestato ed espulso perchè mi stavo facendo i fatti miei in una pubblica piazza”? Qualcuno ha pensato lontanamente che la questione si sarebbe potuta risolvere avvicinando educatamente quel signore e chiedergli “Buongiorno! Qual buon vento la porta da queste parti?” Un adagio sicuramente più vicino al vostro modo di vivere che non al mio, recitava “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”: se qualcuno avesse denunciato quella signora che a piazza Pertini portava a passeggio il cane senza museruola e paletta, cosa avrebbe pensato la signora Petriccione?
Non facciamoci abbindolare, la sicurezza è ben altra cosa rispetto alla realtà propinata dai tg. Se i Comuni potessero permetterselo, fuori ad ogni scuola ci sarebbe un vigile, ma siamo stati tutti contenti quando hanno abrogato l’ICI.
Un cordiale saluto a tutti.
Come in tutte le cose la verità è nel mezzo.
Secondo uno studio realizzato qualche tempo fa da alcuni studiosi del settore, è stato dimostrato che la percezione del livello della sicurezza è più bassa in una tranquilla cittadina dell’Umbria che in una città americana, presa a comparazione, famosa per il livello di pericolosità reale. Ciò dimostra in maniera inconfutabile che si è fatto passare, inculcandolo nella mente di noialtri, un concetto di abbassamento della sicurezza dovuto maggiormente, alla presenza degli immigrati e/o dei clandestini in genere. Secondo me, quanto scritto fa parte di un disegno strategico, per far passare successivamente tutta una serie di leggi discriminatorie se non razziali. Ricordate le elezioni per il comune di Roma ? Alemanno ci ha vinto le elezioni !! Al momento le cose non mi sembrano migliorate, anzi. Ma nessuno ne parla. Il nostro caro Premier fa sempre così, prepara le condizioni per poi legiferare in seguito senza problemi. Non c’è che dire è proprio bravo !! Nel caso degli immigrati e dei clandestini, ha bombardato il territorio con tutti i potenti mezzi a sua disposizione, i mass media hanno dalla mattina alla sera portato nelle case degli italiani, amplificandolo a dismisura, secondo me, il fenomeno della criminalità romena, albanese ecc. ecc. e del rischio clandestini. Passando poi, a tutta una serie di DDL e Decreti, per promuovere azioni discriminatorie verso essi.
Schedatura rom;
Classi d’ingresso nelle scuole per bambini stranieri;
Introduzione dell’aspetto penale nel reato di clandestinità;
Facoltà di denuncia (eufemismo) per i medici e gli insegnanti per i non regolari;
Allungamento del periodo di sosta nei CPA;
Restrizione delle condizioni per il ricongiungimento dei familiari.
E altre ancora. Ma rispetto a ciò, nulla è cambiato, i reati non mi risultato in diminuzione, semplicemente non se ne parla più.
Nel caso in discussione, non mi sento di colpevolizzare nessuno, hanno tutti ragione, dal loro punto di vista.
Ma dato che, è stato anche un passaggio importante nel recente discorso di Fini, ci avviamo verso una società ed una cultura multietnica, è bene che questo fenomeno venga vissuto da tutti noi con spirito di accettazione in modo da favorire quanto prima un’integrazione reale nella nostra cultura.
È evidente che mi riferisco alla parte sana del fenomeno.
felicecolella
Sig Bastonatore,
Dal giorno in cui mi ho avuto il mio cane (un barboncino di taglia nana sul quale una museruola sarebbe inutile e ridicola) ho SEMPRE e dico SEMPRE portato con me i sacchettini che servono a raccogliere quella sostanza di cui lei sembra voglia ricoprire le persone che semplicemente si preoccupano per i propri figli e per quelli degli altri. Tali sacchettini per escrementi li utilizzo sempre nelle rarissime occasioni in cui il mio cane non riesce ad aspettare di essere arrivato in uno spazio adatto e la fa sul suolo pubblico. Nella Piazzetta Pertini, dove le erbacce raggiungono il mezzo metro ed oltre, dove a terra sono disseminati cocci rotti, cartoni di pizza, preservativi e quant’altro, mi sembrerebbe davvero assurdo raccogliere la cacca che il mio cane fa in mezzo all’erba dove nessuno sano di mente andrebbe a passeggiare. All’ingresso della piazzetta da settimane ci sono i cocci di un grosso contenitore per i rifiuti. Non mi sono stupita di notare fra i rifiuti vari (persino gusci di cozze!) un sacchettino per escrementi che io stessa avevo utilizzato mesi fa in una di quelle occasioni in cui il mio cane non era riuscito ad aspettare…
Egr.Melania
Ero sicuro che avrebbe replicato con l’irreprensibile igiene del suo amico a quattro a zampe. C’è anche dell’altro nel mio intervento, ha preferito ignorarlo.
Sig.Facebook/Colella Felice
Sposo in toto la sua analisi. Aggiungo che gli sbarchi a Lampedusa si sono inspiegabilmente fermati. Possibile che di punto in bianco non approdino più Cartaginesi in uno dei porti crocevia del Mediterraneo? E cosa ne è stato delle decine di cadaveri sommersi al largo di Lampedusa, per i quali è stata attivata un’inchiesta due anni fa?
La strategia del Governo-mediatico è viscida quanto efficace: allarmismo televisivo per emanare i DDL, sopraggiunta tranquillità per decantare l’efficacia.
La plutocrazia massonica non può fare a meno degli Stranieri: servono per abbassare le pretese dei nativi, per ricattare i lavoratori, per livellare in basso il costo della manovalanza e, da un pò di tempo a questa parte, per creare del roboante sensazionalismo mediatico.
Buon inizio settimana a tutti
Beh….ognuno di voi ha ragione…..quoto Felice Colella che Pierino Gentile,in effetti il problema sicurezza in Italia è allarmante,ma mi domanderò sempre secondo voi tra un albanese e un italiano c’è differenza?Probabilmente come diceva il prof.Marino SI,xchè se stava un italiano con telefonino di ultima generazione con camera rivolta verso la scuola ,credetemi la stragrande maggioranza non ci avrebbe fatto mai caso,anche perchè tutti si sarebbero domandati,sta in un parco a guardare le sue foto….non a fotografare i nostri figli…che poi andranno su Internet……quindi……prima di agire dobbiamo riflettere…..ecco cosa significa vivere in un Paese con falsa democrazia e falsa comunicazione……Ecco a Voi Il Paese di Berlusconi…..con i suoi allarmismi e i suoi silenzi sulle leggi.
Sig. Bastonatore,
E’ evidente che si sta arrampicando sugli specchi… Cosa dovevo commentare? Il fatto dell’Ici? Sa quanto me ne importa a me che sono in affitto…Io non ho portato la discussione sul piano politico in quanto non si trattava di una questione politica. Io ho semplicemente espresso la mia opinione su un fatto che si è svolto in mia presenza. Io c’ero quando è successo l’incidente 2 settimane fa, ho visto la persona interrogata dai vigili, TUTTI I GIORNI vedo l’inciviltà e l’incuria presenti nel nostro territorio, perpetrate da italiani e non. Lei invece si è limitato a far fare ginnastica alle dita sulla tastiera del computer sempre nascondendosi vigliaccamente con uno pseudonimo.
Per come la vedo io se una persona non fa nulla di male allora se un tutore dell’ordine le rivolge alcune domande non dovrebbe avere nulla da temere. Io sarei soltanto felice se vedessi più poliziotti, carabinieri, bersaglieri, alpini, paracadutisti, ecc, a circolare e ad effettuare controlli verso chiunque iniziando da me!
Signora Melania
La prego di astenersi da certe cadute di stile. Ribadisco la mia opinione: su un blog si confrontano idee, ergo, non c’è nulla di vigliacco nel firmarsi con uno pseudonimo. Non credo che lei avrebbe di che farsene dei miei nome e cognome. Nessuna scalata degli specchi, solo un appiattimento sul cittadino straniero da parte sua. Il senso del mio intervento ( e sto cercando di renderlo accessibile da giorni) si concentra sulla pericolosità del demandare la giustizia al cittadino. Le sue ricette oscillano dal cittadino-giustizialista alla gendarmeria fascista. Dubito che lei abbia una solida formazione: non esprime idee, le sue sono soltanto sensazioni del momento, umori della giornata. Per come la vede non hanno avuto nulla da temere neppure Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino e Gabriele Sandri ( troverà fiumi di pagine sulle loro storie ): ma questo è un discorso più ampio e non è questa la sede.
E’sgradevole da parte di entrambi monopolizzare questa pagina, la nostra diatriba si esaurisce qui.
Sig. Bastonatore,
Continuo a pensare che chi non si vergogna delle proprie idee o delle eventuali consequenze nell’esprimerle non si fa problemi a firmarsi.
A prescindere dal fatto che sono laureata (e lo scrivo soltanto perché ha fatto insinuazioni sulla mia formazione ma non perché ritengo che chi è laureato sia più intelligente o competente di chi non lo è!) continuo a sostenere che non mi sento per niente razzista, giustizialista o fascista come lei dice. Sono semplicemente una persona che vorrebbe vivere in un ambiente più civile e più pulito in una comunità composta da italiani e non.
Finché mi tirerà in ballo io ho tutto il diritto di replicare, anche io penso che questa diatriba sia sgradevole (ma per i suoi interventi), quindi se vuole astenersi dal replicare bene ma non può assolutamente intimarmi di tacere.
E appunto finiamola qui, altrimenti non solo si rischia di monopolizzare questo articolo, ma si parla di tante altre cose che nulla aggiungono ai tanti commenti lasciati! Noto che in fondo la preoccupazione verso qualcosa accompagna un po’ tutti: c’è da stabilire il peso di essa e le relative reazioni in un verso piuttosto che in un altro!
Alcune domande:
Come e quando rivolgersi e soprattutto a chi?
In virtù di quale equazione, di quale importanza che diamo al problema, dobbiamo e possiamo reagire a ciò?
La risposta ai problemi sollevati è di un’appartenenza politica tale da auto-escluderci o auto-proclamarci?
Nella confusione si mescolano situazioni diverse dal modo di vedere che ognuno di noi ha della storia raccontata! Ricordiamo tutti che certi valori sono appartenenti a tutti, nessuno escluso: a quelli di destra, di centro e di sinistra! Come ricercarli, è un metodo che sicuramente divide chi si immedesima nelle ricercatezze politico-morali del sistema bi-polarista, bi-partitista o al di fuori di ciò! Cordialmente
Demandare la giustizia al cittadino? Non mi pare che nessuno abbia aggredito o linciato il tizio; ci si è limitati a segnalare la cosa a dei vigili nei paraggi.
Non capisco tutta questa indignazione, il richiamo al nazismo ed al cagnolino che fa pipì,al berlusconismo ed alla strategia della tensione(perché questa alla fin fine viene prospettata).
Tempeste in bicchier d’acqua.
Il Merlo
Non so come mi sono ritrovata a leggere questi post che risalgono a quasi 3 anni fa. Cambiato qualcosa a Marcianise? Mi auguro di si, io sinceramente non saprei dire in quanto mi sono “arresa” e ho deciso di emigrare al Nord, in cerca di lavoro, dignità e senso civico.
Ora sono indubbiamente meno “intossicata” sia dai rifiuti tossici sottostanti il suolo del Casertano sia dai generalizzati atteggiamenti mentali di menefreghismo e sindrome del “io sono più furbo di te”. Mi manca molto il calore della mia gente ma vivo serena con i miei figli, il mio cagnolino e le mie gatte. So che questo non importerà a nessuno, arrendersi è triste ma non mi pento.
Cara Melania, la invito, quando ritornerà a Marcianise, a recarsi in piazza Pertini.
Noterà con stupore che lo squallido contesto che lei ha descritto nel primo commento a quest’articolo non rispecchia più la realtà.
Rispetto a tre anni fa molti di quei luoghi sono cambiati, le ricordo che non era solo un “problema” di piazza Pertini, ma di molte altre aree, alcune anche più grandi e potenzialmente più vivibili.