Politica quasi ferma a Marcianise. Le forze politiche sembrano come paralizzate in attesa che qualche evento sblocchi la situazione. Se nel centrosinistra le divisioni, non ancora assorbite, hanno origine soprattutto nella spaccatura del Partito Democratico, nel centrodestra si fatica ancora ad individuare alleanze e candidature. Nella stasi politica è però possibile intravedere una massa disomogenea di papabili candidati al consiglio comunale che girano tra amici e parenti alla ricerca di un minimo consenso che li proietti verso una candidatura. Per quale partito, per quale schieramento, con quale candidato sindaco e con quale programma si vedrà, per intanto si procede alla conta dei potenziali elettori.
Il manifesto dell’ex presidente del Consiglio Comunale e patron della squadra di calcio locale Salvatore Bizzarro pur scaricando responsabilità sullo scioglimento anticipato dell’assise comunale, non scioglie i nodi sulle sue intenzioni riguardo alla prossima campagna elettorale: con quale partito, con quale schieramento, una lista civica? Più attivo sembra, invece, il partito dei Socialisti che dopo il manifesto fatto affigere domenica scorsa ha organizzato un convegno sulla figura di Domenico Santoro al quale parteciperà anche l’ex sindaco di Marcianise Tommaso Zarrillo.
Dopo l’incontro non più segreto tra il segretario del Pd Pasquale Gaglione, l’ex consigliere provinciale Angelo Piccolo, l’ex sindaco Filippo Fecondo e il segretario provinciale del Pd Enzo Iodice, è tornato lo stallo nel Partito Democratico locale. Fecondo si è detto disponibile ad una sua eventuale ricandidatura solo se i vari livelli (cittadino, provinciale e regionale) lo chiederanno con determinazione. Quasi pronta la lista dell’Idv: l’ex vicesindaco Giuseppe Riccio sta lavorando alacremente per le ultime definizioni in attesa che si definisca un quadro di alleanze più chiaro nel centrosinistra.
Attività nel partito dei popolari democratici: convegni, dibattiti e lavoro alle candidature. Certi quasi tutti i consiglieri comunali uscenti tranne Gaetano Marchesiello che sembra intenzionato a non partecipare alla competizione pur rimanendo attivo nel suo partito accanto a Piero Squeglia. Rimane accanto all’ex deputato popolare anche l’ex vicesindao Nicola Scognamiglio che sta convincendo la moglie, il medico Maria Luigia Iodice, a scendere in campo come candidato sindaco.
Sembra essere tramontata la speranza per il parlamentare Domenico Zinzi ad essere candidato alla presidenza della Provincia in accordo con il Pdl di Cosentino. Le elezioni provinciali si terranno con tutta probabilità il prossimo anno, tempo troppo lungo per intavolare discussioni che incastrino pedine sul panorama politico di Terra di Lavoro a partire dalle grandi città come Marcianise. Nell’Udc, tuttavia, si torna a pensare all’ex sindaco Gianfranco Foglia.
Nessun candidato all’ombra del Popolo della Libertà. Alleanza Nazionale, che da poco ha celebrato il suo ultimo congresso, ha posto una pregiudiziale sul programma che deve precedere ogni ipotesi di candidature e alleanze. Pochi i nomi che girano per la candidatura a sindaco: il pediatra Moretta, l’ex consigliere provinciale Gerardo Trombetta, il docente del Liceo Scientifico “Quercia” Domenico Caroprese già vice sindaco della prima giunta Foglia.
Politica in stallo, ma si muovono gli aspiranti consiglieri comunali
26 Mar 2009
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Non si riesce più a distinguere la politica dal gossip: non vedo perchè le personalità presentate in questo articolo debbano godere di maggiore considerazione della casalinga di via Tagliamento o del pensionato di piazza Onofrio Buccini. Addirittura “Scognamiglio starebbe cercando di convincere la consorte a candidarsi come Sindaco”: e chi se ne frega?! E da dove è stata ricavata questa importantissima notizia? Caffè Procope ha mandato una trouppe di paparazzi a casa Scognamiglio? Tutto qua il contributo che l’ex vicesindaco sta dando alla propria comunità? Convincere la moglie a candidarsi?
Lo SDI di Marcianise non sa neppure chi era Domenico Santoro: dal socialismo marxiano a quello craxiano passa un abisso chiamato tangentopoli. I proff.Zarrillo e Marino, sapientemente fuori dalle beghe del palazzo, di sicuro non traghetteranno voti: per un animale comunista come il prof. Marino l’opposizione sociale e culturale al regime marcianisano resta l’unica alternativa per non mandarla a dire ai potenti.
Le stravaganze dei plutocrati marcianisani ci rifileranno decine di liste, propinandoci più candidati che elettori. I politici di mestiere adesso alzeranno la pretesa: prima irretivano con “Votami che ti do il posto”, adesso “Candidati con me, votami che ti do il posto”. Quando vedremo candidati coloro che pensavano che AN e PD fossero solo sigle di province cominceremo a capire le turpi manovre di quella che sta nascendo come la più schifosa campagna elettorale mai avuta a Marcianise. Meglio così: più partecipate saranno le liste e più scelta avremo su quale candidato non votare.
In questa competizione, inceve, mi risulta che ci sono molti generali e non ci sono i soldati.
Mi piacerebbe vedere Fecondo, Squeglia, Zinzi, Riccio, Trombetta G., Ciro Foglia, Paternuosto, tutti candidati consiglieri comunali.