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La vendetta dei morti viventi – di Giacob Jnò

Chi ha conosciuto il compianto Pietro Zinzi sa che egli amava spesso raccontare una storiella frutto della fantasia popolare ma densa di significato. Pietro, Pitruccio per gli amici, soleva raccontarla ogni qual volta doveva descrivere i tratti più cattivi del marcianisano medio.

Ecco il racconto: “Un giorno la carrozza del Re, che stava attraversando le campagne di Marcianise finì in un fosso da cui non riusciva ad uscire. Un contadino che stava arando la sua terra con i buoi si avvicinò al Re e si mise a disposizione per risolvere il problema. Con l’aiuto dei suoi animali riuscì a tirare fuori dal fosso la carrozza reale. Allora il Re gli si avvicinò e disse: «Ti ringrazio mio buon contadino per i tuoi servigi. Domani vieni a corte e chiedimi qualsiasi cosa e io esaudirò il tuo desiderio. Però ricordati che tutto quello che mi chiederai, io lo renderò il doppio al tuo vicino di casa». Il contadino passò la notte in bianco a pensare quale desiderio richiedere al Re. La mattina dopo si presentò agitato ma convinto: «Sire ho deciso cosa voglio chiedervi». Ed il sovrano: «Parla». Allora il contadino sospirò e disse: «Voglio che mi fate cecare un occhio».

Questa storia di grande saggezza popolare mi sovviene spesso ultimamente e sicuramente mi è tornata in mente ieri quando ho appreso la notizia delle dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali che senza alcuna motivazione politica, o comunque non dichiarata o addirittura non confessabile pubblicamente, hanno determinato lo scioglimento dell’assise comunale. Uccidere se stessi per impedire agli altri di vivere. Stiamo usando metafore, ma il senso è quello. Una sorta di suicidio politico di massa, di effetto kamikaze-domino. Stiamo navigando nell’ambito della letteratura della follia, del paradosso pirandelliano. Come si può decidere, a cuor leggero e ad appena un mese da una sentenza di eccezionale valore giuridico per la città, di riportare il Comune alla gestione commissariale?
La risposta la si ritrova nel racconto di Pietro Zinzi. In questa straordinaria voglia di farsi del male reciprocamente per il solo gusto di farlo. Quale vantaggio politico si può trarre da questo gesto della stupidità? Come pensano di essere giudicati dai cittadini? Quale futuro politico può esserci per chi è stato protagonista diretto di questa assurdità?

I protagonisti negativi di questa vicenda corrispondono proprio alla fattispecie del contadino del racconto. Ma forse c’è qualcosa in più: la volontà di arrestare un processo di rinnovamento che il primo cittadino aveva annunciato e che voleva perseguire a prescindere dagli umori di una vecchia politica di arraffoni e di dilettanti allo sbaraglio che avevano confuso il governo della città e la cosa pubblica con la possibilità di avere qualche tornaconto personale. O forse qualcosa di ancora più grave. Qualche pezzo della politica uscito male, anzi malissimo, dalla vicenda dello scioglimento e reintegro da parte del Tar che ha creduto di poter espiare in questo modo i propri peccati.

La speranza è che questa vicenda abbia fatto maturare un pò di più il popolo marcianisano. La Marcianise di oggi è una città molto più importante di quanto lo sia stata in passato. La sua importanza la fa stare al centro dell’attenzione di interessi economici, e quindi anche politici, di livello extraterritoriale. La classe politica che governerà la città nei prossimi anni dovrà essere all’altezza della situazione. Una classe politica fatta di competenze e soprattutto di buon senso. Che abbia come principio ispiratore la responsabilità per il ruolo che ricopre e che sia attenta alle esigenze collettive. La consapevolezza da parte dei cittadini di questo mutato stato di cose sarà la base di un reale rinnovamento della politica. In questo nuovo eventuale ed auspicabile contesto i protagonisti dello scioglimento anticipato dell’amministrazione comunale non hanno e non potranno avere nessuno spazio. Sono dei mediocri cittadini, dei morti viventi, che devono rimanere ai margini del dibattito pubblico perchè semplicemente non all’altezza della situazione.

Giacob Jnò

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Alfonso Alberico - Marcianise

16 Comments

  1. Cincinnato
  2. arturo
  3. Duca Valentino
  4. arturo per Giacob Jno
  5. arturo-errata corrige
  6. Devil per spartacus
  7. arturo per il Duca
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  14. Pierino Gentile per Arturo
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