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Intervento del Sindaco Fecondo nell’ultimo Consiglio Comunale

Questo è il testo stenografico dell’intervento del Sindaco Filippo Fecondo nel Consiglio Comunale di Marcianise del 23 febbraio 2009, il primo dopo la sentenza del TAR della Campania che ha reintegrato gli organi elettivi del Comune. Il testo è la trascrizione fedele dell’intervento a braccio del Primo Cittadino.

INTERVENTO DEL SINDACO
“Buonasera a tutti, è con particolare emozione questa sera, scusate anche la voce rauca vengo da qualche giorno di influenza, dicevo che è con particolare emozione questa sera che mi ritrovo qua insieme a tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e di opposizione, dopo 10 mesi di interruzione dell’attività amministrativa.

Io ritengo che sono stati 10 mesi estremamente duri per la città, per l’istituzione, per chi ne fa parte, per me in modo particolare perchè essendo colui che sintetizza l’istituzione Comune, in qualche modo ho sentito su di me la responsabilità di questa vicenda.

Una vicenda che aveva, con un marchio infamante, denotato tutta la città, tutto il consiglio comunale, la intera istituzione. Ebbene, dopo 10 mesi di duro lavoro, di caparbia volontà di dimostrare che questa è una città di persone per bene, che questo è un consiglio comunale di persone per bene, finalmente abbiamo visto riconosciuto questo dal TAR Campania.

E’ un risultato storico, perchè è la prima volta che un consiglio comunale, dissolto ai sensi dell’articolo 143, viene riammesso in carica in questa provincia, pochissime altre volte è successo in Regione Campania.

Dal 23 novembre del 2006, cioè dopo appena 5 mesi dalle elezioni di questo consiglio comunale, noi siamo stati oggetto di una attenzione particolare, c’è stata una commissione d’accesso che ha lavorato per 16 mesi sulla documentazione, sugli uomini che componevano l’amministrazione e sugli uomini che compongono la macchina amministrativa. Sono stati vagliati circa 12-13 mila atti, è stata vagliata la vita di ognuno di noi, di ognuno dei dipendenti comunali ed alla fine la sintesi in una relazione di 87 pagine durissima, infondata però. Erano 87 pagine di inesattezze, erano 87 pagine di cose accennate e non definite, erano 87 pagine che il TAR Campania ha ritenuto inutili per lo scioglimento di un consiglio comunale. Di tutti gli atti dell’amministrazione comunale solo 5 erano stati segnalati, 5 atti amministrativi sui circa 20 mila atti prodotti in oltre 6 anni di amministrazione, 5 atti su 20 mila, questo è il dato impressionante che viene fuori dalla relazione e dalla sentenza del TAR.

Questa amministrazione è stata rivoltata come un guanto, è stata rivoltata in tutte le sue espressioni, il Sindaco, la giunta, le giunte precedenti, i consigli comunali precedenti, il consiglio comunale attuale. Alla fine abbiamo avuto ragione, abbiamo dimostrato di essere una classe dirigente per bene, che dirige una città di persone per bene o, diciamolo, per la maggior parte per bene. Il TAR Campania ha certificato, dopo le opportune analisi degli atti, che questa amministrazione non soltanto non era stata infiltrata dal fenomeno camorristico, ma non era stata mani nemmeno condizionata, quindi era un’amministrazione che illegittimamente per 10 mesi è dovuta restare a casa. Eppure era un’amministrazione che, indipendentemente dai punti di vista, di maggioranza e di opposizione, aveva prodotto, se guardiamo soltanto il dato quantitativo, 20 mila atti, questo è un dato indubitabile. Poi, la stessa commissione straordinaria all’’atto del re insediamento mi ha comunicato che questa era stata un’amministrazione che aveva ben operato ed era una delle poche amministrazioni che potevano vantare il fatto di avere un bilancio sano, di avere un bilancio che poteva fare degli investimenti importanti, di avere un bilancio che finalmente, indipendentemente dal patto di stabilità, poteva fare delle assunzioni. Quindi, è la stessa commissione che in qualche modo, dopo aver per 10 mesi operato al posto nostro, ha definito corretta la gestione. Io dico qualcosa più che corretta, perchè corretta è la norma, noi abbiamo portato avanti una buona amministrazione: tant’è che il bilancio era in ordine, tant’è che c’era la possibilità di fare investimenti importanti. E, il primo atto, doveroso, previo esame nella commissione lavori pubblici e urbanistica, è stata l’approvazione di un programma triennale delle opere pubbliche, con l’allegato annuale 2009, di una eccezionale portata. Si realizzano,, con questo programma, una serie di opere che da anni noi diciamo di dover realizzare, la ristrutturazione del teatro Mugnone, la realizzazione del ring verde, che è la più imponente opera di afforestazione in Italia , 300 mila metri quadrati di foresta laddove non c’era niente da almeno 50 anni. Abbiamo previsto investimenti per svariati milioni di euro nella manutenzione delle strade, per l’adeguamento alle norme di sicurezza degli istituti scolastici, abbiamo previsto una serie di opere già finanziate, quindi già immediatamente realizzabili.Possiamo immediatamente pubblicare le gare per far sì che si completi un programma approvato, discusso, contestato in quest’aula, ma che in qualche modo viene compiuto. Insieme a questo chiaramente c’è la gara della piscina comunale che è stata già appaltata e quindi i lavori si stanno realizzando; i parcheggi, che si stanno realizzando; l’acquisizione di alcuni immobili tra i quali il canapificio dove sarà realizzato il Palazzetto dello Sport. Delle cose importanti per la città che penso tutti noi dobbiamo essere orgogliosi di aver avviato ed in parte realizzato e che appunto possiamo continuare a realizzare.

Ho scritto una lettera appena dopo lo scioglimento del consiglio comunale in cui rivendicavo con orgoglio di essere stato il Sindaco di una amministrazione di persone per bene; ho scritto una lettera all’atto del reinsediamento affermando che ora non bastava più il modo in cui avevamo amministrato, ci voleva un salto di qualità perchè attenzione, è facile traghettare e proiettare all’esterno le cattive notizie, le immagini negative che si hanno di una città, ma è molto, molto difficile recuperare quell’immagine, quindi bisogna lavorare con forza tutti quanti insieme, maggioranza ed opposizione, per poter affermare dei principi fondamentali. Il primo è che bisogna amministrare con ancora più trasparenza, ancora con più capacità di dialogare con i cittadini, ancora con più capacità di dialogare con le associazioni sul territorio, una capacità di ascolto che poi deve in qualche modo, una volta vagliata dagli organi amministrativi, diventare atti concreti.

Poi, un elemento che io ritengo fondamentale, essenziale è rendere ancora più visibile la lotta senza quartiere contro la camorra. Estirpare la camorra è l’unica possibilità di sopravvivenza che ha questa città. Se questa città non decide con forza, con intelligenza di sradicare questo cancro, per i cittadini, per chi ha deciso che i propri figli, come me, devono crescere in questa città, non ci sarà speranza, perché la camorra è un cancro che mangia tutto, è un cancro che consuma, è un cancro che ti lascia morire piano piano. Ed è per questo che l’appello che io faccio questa sera a tutti quanti, al consiglio comunale, a tutta la cittadinanza, è quello di un impegno forte, convinto, convincente per fare questo, altrimenti la battaglia che noi abbiamo portato avanti, la vittoria che abbiamo avuto al TAR, il riconoscimento che abbiamo avuto da tutte le istituzioni, tutto questo non servirebbe assolutamente a niente.

La città ha bisogno di un colpo di reni, la città ha bisogno di rilanciarsi e rilanciare la sua economia ma soprattutto ha bisogno di rilanciare la sua immagine e la sua capacità di aggredire i problemi. I problemi si aggrediscono isolando la camorra, combattendola, estirpandola. Io sono convinto che questo consiglio comunale, soprattutto dopo il pronunciamento del TAR avrà questa possibilità, ha questa possibilità, deve avere questa possibilità. Non riuscendoci avrà abdicato, non riuscendoci avrà detto che abbiamo avuto solo la fortuna, che fortuna chiaramente non è, di essere stati reinsediati dal TAR… ed il più è fatto. No! E’ da questo momento che comincia il lavoro duro, è da questo momento che ognuno di noi si mette in gioco, è da questo momento che ognuno di noi ha e deve avere la capacità di dare un contributo ancora più serio per lo sviluppo della nostra città.

Con la camorra non c’è sviluppo. Sono convinto che tutti insieme questa forza la abbiamo, insieme alla parte buona della città che è la maggioranza, assolutamente la maggioranza, noi possiamo fare questo lavoro importante, imponente, non nego anche pericoloso. Irto sarà il percorso di trabocchetti ed io penso che nessuno di noi può cadere nei trabocchetti. Quindi, dico a tutti i miei compagni di strada, consiglieri di maggioranza e di opposizione, a tutti quelli che devono dare una mano, di andare avanti con forza, con convinzione e con coraggio. Ho fatto delle affermazioni nei giorni scorsi, ho detto che questo consiglio comunale, tutti quanti noi abbiamo sofferto in questi 10 mesi in silenzio, ci siamo chiusi nelle nostre case, molti di noi avevano vergogna di uscire, ebbene, noi abbiamo riacquistato quella dignità e quell’ orgoglio che penso nessuno più può toglierci. L’intenzione è quella di lavorare tutti insieme, lo chiedo alla maggioranza ed alla opposizione, l’ho detto già nelle varie conferenze dei capigruppo, l’ho detto nella riunione dei consiglieri comunali di maggioranza: dobbiamo avere la capacità di lavorare tutti insieme sui temi fondamentali per questa città. Lavoriamo insieme con lealtà, con serietà, con convinzione, perchè questa è la città in cui io, ma penso tutti voi, tutti quelli che sono seduti fra questi banchi, tutti i cittadini hanno deciso che è la città in cui vivere, in cui far crescere i propri figli, in cui morire. Grazie”.

Dopo l’intervento del Sindaco, i consiglieri comunali di maggioranza Gaetano Tartaglione (SDI), Angelo Golino, Pasquale Tartaglione, Tommaso Valentino (PD), Angelo Grillo, Francesco Mastroianni (Forza Marcianise), seguiti dagli undici consiglieri di opposizione, hanno rassegnato, rinunciando al dibattito, le loro contestuali dimissioni nelle mani del Segretario Generale, provocando il commissariamento del Comune di Marcianise.

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Alfonso Alberico - Marcianise

6 Comments

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