E’ destinata ad allargarsi la crisi nel Pd casertano a seguito della caduta dell’amministrazione comunale di Marcianise. Man mano che passano i giorni sono sempre più evidenti le reponsabilità di una parte del Partito Democratico marcianisano e casertano sullo scioglimento del consiglio comunale di Marcianise. In particolare il ruolo determinante dei consiglieri provinciali Angelo Golino, Vincenzo Letizia e anche di Angelo Piccolo. Questi ultimi, coadiuvati dal segretario del circolo di Marcianise Pasquale Gaglione, avrebbero tenuto una riunione nel partito sia sabato che domenica scorsa onde convincere i consiglieri comunali a firmare le dimissioni. Tentativo andato a vuoto per quanto riguarda la stragrande maggiornanza dei consiglieri comunali del Pd con il capogruppo Abbate in testa.
Ora però la crisi nel Pd si è acutizzata e coinvolge anche le sfere alte del partito soprattutto dopo le accuse dell’ormai ex sindaco Fecondo che dalle colonne del Corriere del Mezzogiorno tira in ballo il Presidente della Provincia De Franciscis. Sia Golino che Letizia, infatti sono parte integrante della corrente politica dei coraggiosi che fa capo a De Franciscis. Ma le responsabilità del Presidente non finirebbero quì. Dice Fecondo a De Franciscis: “C’erano tre consiglieri del Pd che hanno un loro congiunto che ritiene di doversi candidare a sindaco (Angelo Golino ndr). Le responsabilità sono individuabili e individuate, bisogna prendere atto che un assessore provinciale e consiglieri della sua maggioranza hanno determinato lo scioglimento del mio consiglio comunale. Mi fa piacere la sua solidarietà personale, Sandro è un amico. Ma penso che oggi sia in condizione di dover dare un esempio che lo qualifichi e che qualifichi l’intera politica casertana”. L’assessore a cui fa riferimento è Giuseppe Moretta, assessore provinciale alla cultura in quota Sdi che, a dire di Fecondo, durante il Consiglio Comunale ha incitato il suo consigliere comunale di riferimento (Gaetano Tartaglione ndr) a presentare le dimissioni”. Ma l’attacco più duro Fecondo lo riserva all’ex presidente del Consiglio Comunale Salvatore Bizzarro: “Lui e tre consiglieri a lui vicino (firmatari delle dimissioni ndr) escono malissimo dalla sentenza del Tar”.
Intanto ieri sera c’è stato un incontro tra Filippo Fecondo ed il Presidente Bassolino. Quest’ultimo oltre a mostrare la sua solidarietà a Fecondo lo ha incoraggiato a portare avanti la sua battaglia di legalità e rinnovamento della politica a Marcianise. Ore decisive, infine, per nuove ed ulteriori iniziative del partito provinciale nei confronti dei responsabili della crisi marcianisana. Dopo la “sospensione sine die” dei tre consiglieri comunali Tommaso Valentino, Pasquale Tartaglione e Angelo Golino, il segretario provinciale del Pd Enzo Iodice starebbe per aprire una procedura nei confronti dei consiglieri provinciali Letizia e Golino oltre che il commissariamento del circolo cittadino del Partito Democratico.
Fecondo attacca duramente Golino e Bizzarro. Presto nuove espulsioni nel Partito Democratico
27 Feb 2009
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Ma perché l’orgoglio marcianisano deve essere proclamato da chi si definisce sgammaticatamente marcenesano o marcianesano. SI DICE MARCIANISANO. Se non sapete come vi chiamate, come cavolo pretenderete di essere correttamente identificati. E che caspita…
sgammaticatamente ?? altro che scrittore ! invece di correggere cerca di ascoltare la loro voce, alla fine ti rimarrà sicuramente qualcosa di buono.
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È abbastanza chiaro per chi vuol capire, anche gli elementi nuovi che si susseguono giorno dopo giorno chiariscono uno scenario che nei nebbiosi primi momenti di crisi apparivano già delineati ai cittadini più attenti e avveduti. Il nostro ex sindaco si era portato in avanti, si era portato avanti e con accordi trasversali riteneva di testare a Marcianise una sorta di Cancellierato federale alla tedesca. Nulla da eccepire, aveva solo anticipato la prossima riforma elettorale. Avrebbe nominato e revocato assessori, avrebbe dettato la linea politica della città, avrebbe indetto un referendum tipo venezuelano – vedi Chavez – un vero sindaco ante litteram. Ma non aveva semplicemente tenuto conto che in fondo in fondo non siamo cosi stupidini. Condanno anch’io le modalità con cui si è arrivati allo scioglimento, ma era la cosa migliore da fare. A sentenza aperta si doveva andare al voto con nuovi schiarimenti e coalizioni. Nessuno deve credere di poter fare ciò che si vuole senza dar conto. I consiglieri sono espressione del voto dei cittadini ma sono ulteriormente legati ai partiti ed alle segreterie da cui attingono le linee guida. C’è molto da lavorare ed il tempo è breve, chi vuole si rimbocchi le maniche che c’è posto.
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Nei giorni scorsi il sindaco ha dichiarato, tra l’altro, che alcuni consiglieri della maggioranza uscirebbero male dalla sentenza del TAR. Se questo oggi è il suo pensiero, credo che lo fosse anche all’indomani della sentenza. Perché allora no si è dimesso? Ha voluto andare avanti per approvare il piano triennale della opere pubbliche e spendere nel solo anno 2009 circa 30 milioni di euro e magari cercare di recuperare credibilità e consensi. Se si fosse dimesso allora sarebbe stato il vero vincitore. Invece ha dimostrato di non essere diverso dagli altri: attaccato alla poltrona.
Un cittadino attento
Aspettando Godot.
Il rischio c’è ed è anche grande !! Non ritorno sulle cause e sulle ragioni che hanno causato lo scioglimento del consiglio comunale i cittadini ormai si saranno fatti un’idea personale e ritengo che tra l’altro ognuno dei protagonisti sicuramente crede di essere nel giusto, pertanto continuare questo esercizio mentale non aggiunge nulla all’accaduto. Ben più attenzione merita l’osservazione e l’analisi delle varie compagini che si vanno a formare. Perché anche questa volta si stanno creando o si stanno sondando vari incroci per vincere e non per creare la governabilità del paese. Un paese che è diventato la cenerentola della provincia in termini di ambiente, sicurezza, vivibilità e occupazione. Non voglio conoscere i programmi futuri di chi si presenterà all’elezioni, i programmi vanno sempre bene, giudicherò e mi impegnerò per le persone in base a quello che hanno fatto in passato per Marcianise.
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