La vicenda politica marcianisana tiene banco e si arricchisce di nuovi elementi di giorno in giorno. Nel Partito Democratico diventa sempre più critica la situazione dei tre consiglieri provinciali (Golino, Piccolo e Letizia) che rischiano una procedura di sospensione anch’essi per aver avallato e sostenuto con un documento il comportamento dei tre consiglieri firmatari delle dimissioni che hanno determinato così lo scioglimento del civico consesso. Il documento in questione sarebbe stato firmato dal centrosinistra (Idv, Prc, Pdci, Verdi, Udeur e Pd) e accuserebbe il Sindaco Fecondo di aver tradito la coalizione. Ma l’incontro sarebbe stato fatto dopo lo scioglimento e con contenuti diversi. Smentite, infatti, arrivano da più parti. A cominciare dal Pd, rappresentato nella riunione dai tre consiglieri provinciali e non dal segretario cittadino Gaglione. Alcuni rappresentanti, come ad esempio il Prc erano assenti, mentre il Pdci, di cui è segretario l’ex assessore Pasquale Marino, ha preso nettamente le distanze dal documento stesso. Infine è da segnalare che al documento hanno apposto la loro firma l’Udeur che è nazionalmente fuori da tutte le coalizioni di centrosinistra.
Insomma l’atteggiamento dei consiglieri provinciali sembrerebbe più impostato in una difesa a posteriori piuttosto che alla trasparenza ed alla assunzione di responsabilità. Responsabilità che emergono mano mano e che ora sono al vaglio dei vertici provinciali e regionali. Lo stesso segretario Iodice è stato chiamato ad assumere iniziative chiare ed univoche perché è difficile comprendere le motivazioni politiche che hanno determinato un’alleanza tra centrodestra e settori del Pd per sfiduciare un amministrazione comunale importante come Marcianise guidata da un sindaco del Partito Democratico.
Infine critica la situazione del segretario cittadino del Pd Pasquale Gaglione che ha mostrato un comportamento assolutamente supino alle minoranze del partito che hanno maturato decisioni fuori dall’ordinario senza avvisare i livelli superiori, Iodice compreso. Gaglione, inoltre, pur essendo stato pubblicamente sfiduciato da quest’ultimo, continua a convocare riunioni del direttivo. In serata è prevista una riunione con i vertici regionali per decidere una strategia di uscita dall’empasse anche perché incombe la data delle elezioni che sembra sia stata definitivamente fissata nell’8 giugno in concomitanza delle Elezioni Europee.
Resa dei conti nel Pd. Pdci e Prc prendono le distanze dal documento contro Fecondo
27 Feb 2009
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Non si può continuare ad appiattire il dibattito sulla decaduta dell’amministrazione comunale: è il momento delle idee, delle proposte, dei confronti. Non commettiamo l’errore di fossilizzarci sugli uomini, affrontiamoci sui programmi. In una congiuntura storico-economica per cui i Comuni non hanno entrate, le risorse sono disequamente distribuite, la sicurezza urbana non è garantita che ruolo può ricoprire un consiglio comunale? Proporrei come argomento di dibattito la drammatica situazione sanitaria di Marcianise ( il secolare problema delle neoplasie). Mi permetto di suggerire a Caffè Procope l’idea di riservare uno spazio in cui il lettore-elettore possa essere propositivo.
Ottima idea, è l’inizio di una spallata a quanto è successo in città! Serve nuova linfa, nuovo vigore, idee a macchia d’olio e soprattutto nuove persone e nuovi soggetti politici: per il bene di Marcianise!!! Consiglio vivamente a “il più migliore” di uscire dall’anonimato e di dialogare con tutti con la propria identità: anche questo serve, senza polemica alcuna, anche perché mi sono piaciute le tue esternazioni, ma non posso fare a meno di “tirarti le orecchie” affinché tu metta in calce ai tuoi commenti la tua reale firma. GRAZIE
Se cio’ che viene detto in questo articolo e’ vero, mi sento rafforzato nella mia presa di posizione (contro questo ammutinamento) che e’ maturata in modo spontaneo senza possibili condizionamenti non conoscendo affatto i personaggi coinvolti.
Credo comunque che sia il caso che caffe’ procope diffonda tutti i comunicati e pseudo-tali che sono stati emessi in modo da poter avere una visione generale dello stato delle cose.
Sarebbe interessante anche conoscere l’origine “politica” o almeno partitica di coloro che hanno partecipato direttamente e indirettamente alla congiura prima di entrare a far parte nel PENTOLONE chiamato PD.
Caro Pierino, ho il piacere di conoscerti ad personam, giusto ieri abbiamo chiacchierato fuori al bar, ma credo che in un blog, debbano confrontarsi delle idee e non delle persone. L’emergenza tumori a Marcianise è di una gravità assoluta, e comprendo la particolare sensibilità che tu possa dedicare a questo problema. Nel precedente intervento ho fatto notare che a causa dei limiti del decentramento amministrativo un Consiglio Comunale non sia dotato di incisivi strumenti per potere agire su una tematica così vasta. Marcianise è stata falcidiata dalla diossina, un’infame nanoparticella le cui dannose cause si manifestano anche 20 anni dopo l’esposizione. Per tentare di porre rimedio bisogna puntare sulla ricerca e Noi Marcianisani, potremmo di nostra volta puntare su una nuova amministrazione che si faccia portavoce della rimozione del veto sullo studio delle cellule staminali: un cartello di comuni, di AASSLL, di enti e di associazioni che si muova in tal senso, difficilmente rimarrebbe inascoltato. Mi scuso con tutti i lettori di Caffè Procope se ho interlocuito solo con l’amico Pierino e pregandoli di considerare il mio intervento rivolto a tutti loro.
Di congiure nella storia ce ne sono tante, molte anche nobili.
E’ nobile quella di Marcianise? Questo non ve lo so dire, ma una cosa é certa:questa Amministtrazione, così come si era delineata, non sarebbe andata da nessuna parte.
E se i congiurati, responsabilmente,hano voluto mettere fine ad una lunga e perniciosa agonia?
Riflettiamoci un po’!
Alberto Marino
Vorrei dire alcune cose in merito a due interventi precedenti: io credo che attualmente il confronto di idee vada sì fatto in un più ampio ragionamento ed in totale democrazia, ma sono soprattutto le persone che le supportano che alla fine si confrontano! Non esiste oggi in politica colui che mette a disposizione le proprie idee senza confrontarsi con l’altra parte, non necessariamente preparata magari alle novità o semplicemente alle conseguenze anche positive di esse: ho visto in alcune trasmissioni confrontarsi geni dell’economia “pensante”, anche titolati di Nobel, latori della “finanza creativa”, titolati della “finanza post-moderna” o semplici surrogati delle lobbies economiche, che non erano d’accordo naturalmente su tutto, ma ognuno di loro cercava di spiegarti quale era il cammino migliore per un’adeguata politica economica del Paese: ad ognuno la propria idea conseguenziale!!! Quindi caro “il più migliore”, anche se ci siam capiti, la tribuna vuole che i partecipanti siano tutti visibili, poiché solo così vi è più disciplina di idee e perché no, anche emozioni! Ti ringrazio e ti esorto a mostrarti agli altri! Al prof. Marino vorrei dedicare alcuni pensieri: Lei mi insegna che se un’azione è indicata con il nome di CONGIURA, sta a significare che essa lo è stata in tutte le sue sfaccettature, altrimenti sarebbe stata, per la Sua supposizione dei fatti di Marcianise, una LIBERAZIONE!!!! E qualora lo fosse, non è neanche una congiura nobile: la storia e l’epoca romana (che tanto piace allo scrivente) ci ha tramandato che anche la congiura contro Cesare, avvenuta per una presunta difesa e custodia della tradizione e dell’ordinamento repubblicano da parte di alcuni senatori, contrari a ogni forma di potere personale, è stata una scelta errata, spinta più da motivi meno nobili, come il rancore, l’invidia e le delusioni per mancati riconoscimenti e compensi, che per mera difesa di valori poc’anzi descritti!!! Lei è certo di una cosa, ma non si ha la certezza che essa potesse avvenire: inoltre l’unica responsabilità, questa volta NEGATIVA, è sì dei congiurati, ma è orrendamente nei confronti dei cittadini di Marcianise, per aver buttato un’Amministrazione, un territorio, e poi perché no, anche l’uomo o alcuni uomini, nel FANGO, senza alcun indugio e ritegno morale: la lunga e perniciosa agonia, la dovremmo sopportare noialtri, e LORO che a giugno scimmiotteranno posizioni ed idee politiche di più alto spessore nazionale, chiedendoci di fare ancora uno sforzo! Professore Marino, Lei adesso è nonno, ne ha visto di sceneggiate politiche, è sicuramente più arguto e saggio di un’adolescente sano ma inquieto o di un giovane uomo convinto delle proprie idee e valori: mi dica la verità, pensa che oggi ci possiamo permettere tutto ciò, possiamo stare in un continuo luna park politico? Riflettiamoci tutti e confrontiamoci sull’essenziale! Grazie.
Vorrei dire a Marino che qualunque fosse il destino di questa amministrazione, le cose dovevano andare diversamente.
Potrei anche riflettere ma rimarrei sempre col dubbio.
Sono sicuro invece che c’e’ stato un patto con la destra che tra l’altro vincera’ le prossime elezioni e questo e’ inaccettabile.
Caro Alberto Marino, credo che ti stai chiudendo in uno schema miolto angusto. 1)Questa Amministrazione non va bene ( posizione rispettabile, ma tua personale). 2)La congiura ha fatto cadere questa Amministrazione. 3)Quindi….. Da una posizione tutta personale, sei finito con il giustificare un comportamento assurdo, delinquenziale, assolutamente inaccettabile per chi ha a cuore le sorti non di Fecondo , della sua amministrazione ecc. , ma della Città. Qui il problema è la congiura : perchè? da parte di chi? per quali motivazioni? Qui non si tratta di un tirannicidio ! Qui si tratta di un Paese in mano ad un giovanotto-marionetta punto di incontro e di sintesi di apporti diversi. Anzitutto aspirazioni e velleità familiari di avere in famiglia un sindaco, legittime ma da appagare attraverso le regole della democrazia in un contesto di rispetto degli interessi superiori del partito e, soprattutto, della propria Citta. ( Che si trattasse di una posizione tutta familiare , lo dimostra chiaramente la parentela con il giovanotto di un consigliere e del consigiere omonimo)Poi il gretto tornaconto di consiglieri provinciali, preoccupati di mantenere una posizione del tutto traballante, consapevoli che i miracoli non si ripetono. Lo schema costruito era molto chiaro e semplice. Dei tre consiglieri provinciali , uno, si toglie di mezzo e va a far e il Sindaco, gli altri 2 si spartiscono i collegi provinciali. A questo si aggiunga la regia di un presidente provinciale che nella vita ha un unico scopo la affermazione di se stesso attraverso lo sconquasso di tutto ciò che è gruppo, partito, comunità e che ha dovuto rifugiarsi momentaneamente sotto il manto della protezione celeste per evitarsi dovute rendite di conto a chi di dovere. La sua partecipazione è ampiamente documentata dal comportamento e dalle esplicite dichiarazione in tal senso dell’altro consigliere firmatario. Caro Marino, qui si tratta di una Città che ha dato ospitalità a personaggi che in questa Città hanno fatto ricchezza , ma che al momento opportuno non hanno avuto dubbi a mettere i loro interessi personali davanti agli interessi della Città. Personaggi estranei; forestieri che non hanno radici tra noi e che, quindi, non hanno alcuna remore, alcuna preoccupazione di pensare al futuro di Marcianise. Che interessa ai tre imprenditori di quello che sarà di Marcianise ? L’uno di Napoli, l’altro di Recale, l’altro ormai di S. Maria C.V.Questi personaggi avrebbero, per una serie di motivi, fatto bene ad allontanarsi e mettersi pure loro sotto il manto della divina provvidenza come il presidente. Ma non sono voluti uscire dalla scena da soli. Sarebbero state troppo chiare certe situazioni. Meglio uscire tutti insieme. . Caro Marino, mi rendo conto che hai diritto ad un meritato riposo, ma perchè non ti interessi un poco in più e più approfonditamente della tua città.Tu lo puoi fare , hai autorità perchè sei un uomo libero. Questa Città ha bisogno di autorevolezze !! Non pensi che l’addossare tutte le colpe a Fecondo è un esercizio troppo semplicistico e pocco produttivo ? Non pensi che dovremmo parlare un poco del degrado etico morale che sta nella città ? Non pensi che dovremmo studiare dei meccanismi per evitare infiltrazioni sotterranee ma reali della camorra ? Non pensi che dovremmo porci il problema dell’assoluta inaffidabilità di certi giovani che arrivano alla politica con un solo requisito , l’età. Pensi che quanto è accaduto è veramnete solo l’eliminazione di un Sindaco che tu non condividi, per cui possiamo stare tranquilli ?
Caro Riccardo,
ogni uomo ha tre età: l’anagrafica,la psicologica e la biologica.
Con la prima non ci posso far niente: é registrata al 1934.
Con la seconda e la terza mi difendo bene, anche se non so fino a quando!
La semipadronazza delle due età mi ha permesso di continuare ad interessarmi della nostra Città e l’ho fatto scrivendo qualche libro e diffondendo ogni domenica volantini in Piazza.
Pensa un po’ se un centinaio di persone, capaci di elaborazione come te, uscissero dalle “riposte mura” e facessero quel poco che faccio io.
Avrei voluto politicamete riposarmi, ma non me lo consentono!
Quando scorgo arroganza e superbia nell’uomo pubblico, avverto uno scatto di rabbia e di ribellione e “lascio pur grattar dov’é la rogna”.
Io non ho giustificato nessuno, ho detto semplicemente che la politica a Marcianise é morta e,in questo, non c’é colpa solo dei “traditori”.
Quelli che avevano il dovere della mediazione e di un’azione pedagogica nella diffusione del concetto della politica come arte nobile hanno abdicato a questo ruolo, con l’esempio e l’azione.
Quello che voi definite “tradimento” é il risultato del concetto della politica che i “responsabili” hanno trasmesso: chi di spada ferisce, di
spada finisce!
Qui, a Marc9anise, é necessario affermare nuovi concetti della politica; io ci ho provato e continuo a provarci con risultati non lusinghieri. Provaci anche tu!
Stammi bene!
Alberto Marino
X RICCARDO: ti faccio presenti gli imprenditori che tu ai citato, sono gli unici che oggi ti danno ancora qualche speranza per un posto di lavoro,alla citta di marcianise.DOVE i tuoi amici l’anno sfruttati fino ha l’osso sono stati eletti grazie a loro, mi sai dire quande persone di marcianise lavorano al carrefur, oromare,polo della qualita’ tari’neanche
il 5%per cento sai perche’ i posti se l’anno venduto, a marcianise non dovrebbe esistere la disocuppazzione, ma grazie ha quei politici siamo messi cosi’ male, e tu hai il coraggio di parlare dei tre imprenditori che hanno mandato a casa il sindaco, sono quelle persone come te’ che fanno stare a galla queste persone.PER tanti anni
e poi io devo leggere manifesti sulla democrazia che vengono incollati sui muri, sulle saracinesche aperte, sui cassonetti dei rifiuti e sui cestini in piazza. Facendo scempio di quel pò di arredo urbano che è rimasto a Marcianise?
Chiedo a questi pseudo fautori della democrazia: “esiste in voi un senso di civiltà? Esiste in voi un senso della cosa comune così come ne parlate nel comunicato?.
Cosa comune non è anche la nostra città fisicamente detta? E allora perchè la deturpate con l’attacchinaggio selvaggio? Eravate anche voi nella giunta comunale, ma forse il problema degli espositori COMUNALI a Marcianise nessuno se l’è posto, tanto esistono i negozi che chiudono e si usano quelle serrande per attaccare conunicati sulla democrazia.
Un piccolo sfogo, scusatemi.
Certamente il determinare la caduta di un Sindaco che si è appoggiato alle elezioni comunali è un gesto che dev’essere motivato da chi lo compie (sebbene correttezza politica desidererebbe che lo si facesse prima e non dopo).
Ma visto che non c’è vincolo di mandato e che ciascuno risponde con la propria coscienza delle proprie azioni, mi sembra ingiusto attaccare tanto violentemente chi ha interpretato – bene o male – il proprio ruolo delegatogli dall’elettorato con il libero voto.
Certo, è giusto che il Partito giudichi di eventuali responsabilità associative e che elettoralmente si vagli la responsabilità politica di questi consiglieri. Vedremo se il popolo sovrano li reputa in errore oppure no. Se non se la sono sentita di continuare una certa esperienza, secondo me dobbiamo rispettare la loro scelta.
Un esercizio collettivo di maggiore civiltà politica e di rispetto per le scelte personali delle persone potrebbe condurre anche a una riflessione sulle motivazioni ultime che hanno giustificato dei comportamenti prima facie sbagliati.
Poniamo, ad esempio, che costoro non se la sentissero più di sostenere il sindaco Fecondo. Non mi pare un reato, questo. Hanno deciso di dimettersi. Che avrebbero dovuto fare? Sostenere necessariamente un progetto politico in cui non si riconoscevano più? Il non dare più il proprio appoggio a un’Amministrazione Comunale non mi sembra integrare una congiura catilinaria, anche perché la vacatio che si apre è di brevissima durata (appena pochi mesi) e poi si tornerà a dare la parola al popolo marcianisano.
Se esso popolo vuole Fecondo e vuol punire i “traditori” lo sapremo a breve.
Vogliamoci bene.
Gabriele
Proporrei, in vista delle prossime elezioni, un giochino.
I cittadini elaborino essi stessi un programma; lo si può fare anche utilizzando queste pagine che Caffè Procope mette gentilmente a disposizione.
Dicano che ne pensano in tema di consulenze, di spese di rappresentanza, di traffico, di parcheggi, di sicurezza ecc, e quali soluzioni propongono.
Pian piano nella discussione si arriveranno a sedimentare delle possibili risposte o almeno degli indirizzi.
Votiamo chi questi indirizzi fà propri, e freghiamocene di amici, amici di amici,cugini di cugini che si candidano per portare acqua a questo o quello.
Ora o mai più si cambi!
Marza
Concordo pienamente su quanto scritto nel precedente commento da Marza: riappropriamoci delle libertà e democrazie!