“Tornano in funzione nei loro diritti il Sindaco, la giunta e il consiglio comunale di Marcianise, però dopo un periodo molto difficile. Un consiglio sciolto per infiltrazioni è un fatto duro per chi ha combattuto e combatte la criminalità”. Lo ha affermato il presidente della Regione Campania Antonio Bassolino in occasione del reinsediamento del sindaco di Marcianise e della sua giunta dopo la sentenza favorevole del Tar contro lo scioglimento del Comune per presunti condizionamenti da parte della criminalità organizzata.
Bassolino ha anche auspicato una revisione delle norme sullo scioglimento dei comuni. “La sentenza del Tar – ha detto Bassolino – è comunque un segno di come nel nostro paese, nonostante tanti limiti, c’è un sistema di contrappesi che funziona, importante per la vita democratica italiana. Avevo immediatamente incoraggiato il sindaco a fare ricorso. Di certo non mi comporto così di fronte a ogni scioglimento. So bene quante volte questo accada a ragion veduta. Per Marcianise mi sono comportato “Credo che sia importante trarre da questa vicenda una lezione. Mi auguro che venga rivista l’attuale normativa. Perché le fattispecie per l’applicazione non sono del tutto chiare e ai prefetti viene attribuito un potere indeterminato e a volte è difficile anche per loro capire come muoversi”, ha aggiunto Bassolino a Marcianise in occasione del reinsediamento del sindaco. “A questo si aggiunge – ha spiegato Bassolino – che le riforme degli anni ’90 hanno cambiato il rapporto tra giunta e apparati amministrativi. La gestione e’ soprattutto in capo ai dirigenti e ai funzionari e noi abbiamo il paradosso che la legge colpisce solo le giunte e i consigli. Un paradosso a maggior ragione in presenza di una legislazione antimafia che non si basa su reati accertati ma sul fatto che siano intercorsi contatti con la malavita, col rischio di colpire anche situazioni in cui gli amministratori sono vittime di tentativi di infiltrazione. Nella scorsa legislatura la Commissione Affari Costituzionali aveva approvato all’unanimità una proposta di modifica alla legge. L’augurio è che oggi si possa riprendere quel testo per fare avere una legge che colpisca nel modo più severo le collusioni e che sia più equa quando le collusioni non ci sono”.
Il sindaco ha ringraziato il presidente per la vicinanza umana e istituzionale e per le opere avviate a Marcianise grazie al sostegno della Regione come l’infrastrutturazione dell’area artigianale della città, il recupero del teatro Mingione e la creazione del “ring verde”, una cintura verde intorno alla città.così perché conosco la situazione, le persone”.
Bassolino a Marcianise: “Avevano sciolto chi ha combattuto la camorra. Cambiare subito la legge”
29 Gen 2009
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Bassolino è venuto a verificare se era cambiato qualcosa, avrà certamente notato che non è cambiato nulla; bene, anzi male, da lunedì speriamo cambi almeno lui e lasci in pace il nostro territorio dalle invasioni di Napoli.
Bassolino, che schifo! ci hai rovinato.
Un saluto a Filippo, nun t’ammiscà cu sta gente.
CHE SPETTACOLO DESOLANTE
ANDATE TUTTI A CASA ELEZIONI ELEZIONI ELEZIONI ELEZIONI ELEZIONI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Pregevole intervento del governatore Bassolino dall’alto del suo bell’avviso di garanzia. Oggi viviamo una situazione politica drammatica per il cittadino: il PdL è il partito azienda degli interessi di Berlusconi, il PD è il suo alleato più fidato ( riecheggiano le parole di Licio Gelli “La P2 deve costituire due forze politiche, una di destra e l’altra di sinistra”), l’UdC e i Comunisti sono risibili, l’IdV è solo un partito di sensazionalismo mediatico antiberlusconiano. Dovremmo ricordare che un amministratore è semplicemente colui che decide, per un breve lasso di tempo, di mettersi a disposizione della comunità, di sottoporsi al giudizio del Cittadino, di operare per il bene pubblico e di levare le tende alla fine del proprio mandato. Non esiste altro modo per evitare la corruzione. Invece noi ci stiamo sobbalcando sempre i medesimi politicanti da strapazzo: Zinzi, Squeglia, Bassolino, De Mita etc. , se avessero davvero a cuore il bene pubblico, dovrebbero congedarsi dall’attività politica e lasciare spazio agli homines novi di ciceroniana memoria
Quando veniva Bassolino a Marcianise era gran festa e non era nè Sindaco, né Governatore.
Concludeva i suoi discorsi con un’espressione che ricordo ancora: “Rosse sono le nostre mbandiere e rosse rimarranno!”.
L’epilogo del comizio, reso ancora più coinvolgente dalla cadenza tartagliante dell’oratore, mandava in visibilio la folla di operai e contadini.
Che tristezza ieri: il popolo non c’era e neppure le bandiere rosse!
Alberto Marino
Per il momento questa città ha bisogno di essere governata. Poi se ci saranno l’elezioni, qual è problema?!
Chi è persona onesta non ha nulla da temere.
Adesso mettiamoci a lavoro!!!
che bella garanzia tornare a fare il sindaco con la benedizione del Presindente della Regione che gode il piu basso indice di gradimento in tutta Italia.
E quale significato politico dobbiamo adesso cogliere da questa visita che anticipa il ritorno di questa amministrazione?
Forse che in Campania cosi come a Marcianise la politica rappresentata da Fecondo è l’anello terminale di una politica malsana che Bassolino a mostrato in tutta la sua grandezza?
Può un uomo politico come Bassolino dentro fino al collo, per la tragedia dei rifiuti portare solidarietà istituzinale ad una Città in cui si muore di Cancro?
Siccome questo sito altro non è che che un sito politico, cestinate anche questo di commento.
Non riesco ancora a comprendere il motivo della visita di Bassolino a Marcianise. Cosa ha fatto per Fecondo? Oppure Fecondo cosa ha fatto per Bssolino? Più che far fare bella figura al Sindaco e alla maggioranza ha fatto perdere molti punti. Per cortesia cerchiamo di non farlo venire più. Facciamo venire Dalema!
D’altra parte Bassolino ieri non si è preso alcun merito per la città di Marcianise proprio perchè non ha fatto niente. Dica qualcuno cosa ha fatto realmente qui a Marcianise. Bassolino non ha parlato nemmeno degli ultimi insediamenti industriali a Marcianise, perchè era consapevole del fallimento degli stessi e forse se c’è stato qualche PICCOLO vantaggio lo ha trattenuto per sè e per NAPOLI.
i PM Noviello e Forleo hanno contestato che l’emergenza rifiuti è stata l’occasione per far guadagnare cifre «inimmaginabili » a chi lavorava negli anni scorsi al commissariato straordinario, dove durante la gestione Bassolino i subcommissari hanno ricevuto compensi pari anche a novantacinquemila euro al mese. I vertici di Impregilo e alcuni ex rappresentanti del commissariato si sarebbero letteralmente arricchiti: il subcommissario Vanoli percepiva un milione e cinquantamila euro all’anno, i subcommissari Paolucci e Facchi, compensi tra gli ottocento e i novecentomila euro. La stessa situazione si sarebbe verificata anche quando commissario era il prefetto Corrado Catenacci, che in una intercettazione telefonica si lamentava con l’interlocutore, perché il suo stipendio era di cinquemila euro mensili, mentre due tecnici della struttura commissariale intascavano cifre pari a un miliardo di lire all’anno. Sostiene la Procura che «più durava l’emergenza più si guadagnava», e quindi la gestione commissariale non avrebbe avuto affatto interesse a superare la crisi. Di qui le molte inadempienze contestate ad Antonio Bassolino — soprattutto non aver messo a norma gli impianti cdr che producono un materiale inutilizzabile come combustibile nel futuro inceneritore di Acerra e in qualunque altro inceneritore — e di cui, secondo i pm, Bassolino era a conoscenza perché il suo ruolo di commissario era un ruolo «amministrativo» e aveva quindi «giuridicamente l’obbligo di controllare». Quella cattiva gestione commissariale consentì all’Impregilo di far finire in discarica non il 14 per cento dei rifiuti prodotti, così come prevedeva il piano, ma il 49 per cento, intasando gli impianti e creando quella che i pm chiamano la «fame di discariche» attuale. Una crisi che costa all’Italia pesanti sanzioni dall’Ue (che ha avviato una nuova procedura di infrazione per le troppe discariche abusive in tutto il Paese).
questo signore parla di combattere la criminalità.
Dopo la benedizione di Bassolino e le motivazioni della sentenza del TAR per la Campania, che saranno rese note tra alcuni giorni, e che per la qualcosa non sussistono motivi di alcun genere sullo scioglimento, nè a carattere procedurale nè sul merito, potrà avere finalmente inzizio il processo di beatificazione e santificazione del Sindaco Fecondo e del deputato Squeglia, dopo di che a Marcianise ci saranno due Nuovi Santi: San Filippo e San Pietro. Pio La Torre.
Pio ma che c’entra Squeglia con Bassolino, tra i due non è mai corso buon sangue.
Come mai presso la casa comunale non sono stati invitati i consiglieri comunali della PDL ed i fratellini dell’unione di centro ?
Mister Bassolino è venuto ad omaggiare chi a suo tempo non se la sentì di costituirsi parte civie in un processo che lo vedeva imputato e a dire: vedete ragazzi che vi sono sempre vicino? fate sempre quello che voglio io!!! Sua maestà Bassolino
A Pico della Mirandola, che dici ? Se non vi fossero stati Zinzi e Squeglia, tu stavi a fare il tabacco con i piedi nella lutamma, i tuoi figli andavano a scuola a Caserta e all’università a Napoli. Invece tu fai l’alto borghese ed i tuoi figli con le Nike ultimo grido vanno al liceo sotto casa ed all’università in via Duomo!!! A se non ci fosse stato Filippo, la spesa la domenica dove la facevamo ? Senza il Campania….. A moderatore non mi cancellare !!!
Ad Antonio. I fratellini della UDC sono sette, quelli della PDL sono, forse 1+1+1.
Oggi Fecondo e domani Bassolino. La sinistra campana è stata vittima di uno sciacallaggio operato da certi apparati dello Stato e da certa politica. Un linciaggio mediatico affinchè la destra (fascista, piduista, ecc.) possa prendere il potere in questa regione. Presto avremo il proscioglimento anche per Bassolino e il popolino di pecoroni dirà: “Ohhhhhhhhh”.
Come disse il vecchietto: “Fato schife”
Uomo di centro sei un arguto, meno male che non sei di periferia. Senza Squeglia, Zinzi e i vari annessi e connessi adesso vivremmo tutti nelle palafitte, vestiremmo di pelli di animali e mangeremmo carne cruda. Mi ravvedo e ringrazio la vecchia classe politica marcianisana se non sguazzo più nel letame, se mio figlio non è costretto ad andare a scuola scalzo e ad ottocento chilometri di distanza, se posso arricchire i centri commerciali nei quali lavorano tutti i miei compaesani e non devo comprare l’insalata a Piedimonte
Voglio sperare che “uomo di centro” abbia fatto dell’ironia, anzi ne sono certo.
La domanda tuttavia è interessante: cosa sarebbe stata Marcianise senza i vari leaders che l’hanno marchiata negli ultimi venti- trenta anni? Peggiore o migliore?
Io credo che non si possa prescindere dal contesto provinciale e regionale nel quale ci troviamo; pensare ad una città come Ginevra o come Luanda non avrebbe senso. Nessun politico avrebbe potuto annullare i crediti derivanti dal trovarci in un ambito occidentale avanzato, industriale e civilizzato; nessun politico avrebbe potuto toglierci di torno la camorra, l’elevato tasso di disoccupazione, la mentalità individualistica e spesso anti sociale, il familismo amorale che ci caratterizza.
E allora era tutto già scritto?
Non credo; una classe politica migliore sarebbe stata possibile, non avrebbe fatto miracoli, non avrebbe risolto alla base i problemi che ci angustiano, ma qualcosa in più si poteva certamente avere. Un centro sportivo attrezzato, strade migliori, più verde, un migliore arredo urbanistico, degli incentivi per il commercio locale, un maggior grado di sicurezza per i cittadini, una spesa più oculata del pubblico denaro.
Ma per avere politici oculati, onesti, che prepongono il benessere cittadino a quello carrieristico personale, occorrono anche partiti che privilegino persone del genere; invece li affossano regolarmente, e gli esempi sono sotto gli occhi di tutti.
Forza con delle civiche!
Marza
SCANDALO
Bravo Pico della Mirandola.
Quanti pensier, quanto disio mena costoro che dopo ‘l pasto han più fame che pria !
Speriamo che il sindaco porti, almeno ora, quei cambiamenti che molti giovani si aspettavano quando fu eletto per la prima volta.
Prima che il gallo canti.
X Marzabuoccolo. Quando vedo il tuo nome leggo sempre i tuoi commenti perché dici cose interessanti, però ti debbo dire che ti perdi nelle conclusioni. Sai fare le diagnosi ma ti perdi nelle terapia e le tue conclusioni sono sempre molto affrettate e semplicistiche. Le analisi sono buone, le conclusioni sono luoghi comuni. Sono un medico e , quindi, ricorro ad esempi che riguardano la mia professione. Tu sei una TAC che indaga perfettamente, ma poi ci vuole il medico per leggere il risultato e stabilire la eventuale cura. Ti faccio degli esempi. Ho letto con il tuo interesse lo scambio di commenti che hai avuto con l’on Squeglia. Mi sono piaciuti i contenuti ed anche il tono civile del confronto. Alla fine tu però continui a parlare della partitocrazia come causa di tutti i mali e ti blocchi. Se ho capito bene l’on. Ti fatto un’osservazione e,cioè , che nelle ultime elezioni sono scomparsi tutti i partitini che ci avevano rotto le scatole e ti ha chiesto “ La situazione è cambiata ? Abbiamo un governo forte ? . E’ finito il ricorso al voto di fiducia ?” Non hai risposto ma hai ripetuto le cose dette prima. E così anche per la classe politica marcianisano vai a finire sempre nei luoghi comuni. Ma è possibile che sia tutto una frana ? E’ possibile che non si salva nessuno ? Ma quelli che hanno comandato, hanno conquistato il potere con le armi ? hanno fatto un colpo di Stato ? E in ogni caso tu in tutto questo tempo, tu cosa hai fatto ? E’ facile criticare e fare i censori, ma facciamolo fare a chi non sa fare altro. Tu non dovresti appartenere a questa schiera. Sono stato nel passato consigliere comunale e, quindi, ho vissuto direttamente la vita comunale. Secondo il tuo pare niente è stato fatto e quello che si è fatto è tutto sbagliato . Naturalmente per semplificare la cosa, la colpa di tutto è di Squeglia ecc. Io non so chi sei e quanti anni hai, ma ti vorrei far capire che Squeglia ha governato Marcianise , mi pare, dal 1979 al 1985 e poi dal 1991 al 1993. Negli altri periodi ha fatto altre cose . Addirittura per 10 anni il suo partito è stato all’opposizione . In questa città c’è stata gente che ha governato per anni e anni e non ha fatto nulla tanto che non si ricorda più nemmeno il loro nome. Allora invece di sparare nel mucchio perché non esaminiamo quello che ognuno ha fatto ? di modo che ognuno si prende le sue responsabilità ? Io per un breve periodo ho avuto la fortuna di essere assessore in una Giunta diretta da Squeglia. Ti posso assicurare che stavamo ad altri livelli. Quello che è stato realizzato all’epoca è documentato; non si può imbrogliare. Perché non fai uno sforzo di approfondimento? Vorrei farti notare che la mia non è una difesa d’ufficio di nessuno. E’ lo sfogo di chi non ha avuto nel passato la paura di metterci la faccia e chi ,invece, sa solo sparare sentenze ed esprimere affrettati giudizi. Io credo che ognuno di noi può far crescere Marcianise. Lo si può fare anche creando una cultura del rispetto reciproco e soprattutto della verità. Un ex consigliere comunale
Egregio dottore, spero che Lei legga i referti degli esami che richiede nella sua professione con attenzione maggiore di quella con cui ha scorso i miei post; altrimenti correrebbe il rischio di errare tanto nella diagnosi che, conseguentemente, nella terapia.
Ho detto, e confermo, che la partitocrazia è un cancro (per restare in un tema a lei noto)della democrazia. Non è d’accordo? Ho anche detto che occorre una sempplificazione dell’attuale schema politico, fino ad avere, come nelle maggiori democrazie del mondo, due partiti che si alternano al potere a seconda della volontà popolare.Lei non crede?
Veniamo alla domanda dell’on. Squeglia che Lei fa propria ed alla quale presume che io non abbia risposto.
Oggi il quadro politico a destra si è enormemente semplificato, grazie alla presenza di una leadership autorevole che a sinistra manca; si è cercato anche lì di fondere le varie anime della sinistra, ma tanto il PD che la lista Arcobaleno sono stati dei flop incredibili. Io ho dato una mia lettura del fenomeno, ma evidentemente ognuno ha le sue idee.
Che con soli due partiti invece che cinque o sei la destra stia governando meglio di quanto non abbia fatto la sinistra mi sembra di evidenza palmare. Certo non sono finiti i problemi; il bipartitismo snellisce, velocizza i processi decisionali, ma certo gli si non può chiedere anche la qualità del governo. In altre parole, è indubbio che il governo Berlusconi, grazie ad una minore usura di mediazione tra i vari partitini, è più spedito nel decidere; la qualità delle decisioni è poi opinabile, si può essere d’accordo o meno, ma questa è la democrazia.
Vorrei ricordare che Berlusconi il porblema rifiuti lo ha risolto; una riforma che incide fortemente sul tasso di assenteismo nella P.A. l’ha fatta(Brunetta per intenderci); una riforma della scuola dell’obbligo è stata fatta; il federalismo fiscale(che personalmente aborrisco) pure è ormai passato; una riforma della Giustizia e dei tempi processuali (che ci pongono tra gli ultimi paesi civili del mondo)è imminente.
Si è ricorso spesso alla fiducia per vincere resistenze interne, come sostiene l’on. Squeglia? Io non credo sia così, non mi pare che su questi argomenti si siano mai evidenziati forti dissapori nella maggioranza, peraltro eran tutte cose già scritte nel programma elettorale.
Veniamo ora all’altro macigno che mi scaglia addosso, cioè di essere qualunquista e di addebitare ogni male a Squeglia in particolare.
Non ci siamo proprio, caro dottore; se Lei legge con un pò di attenzione, tra una visita e l’altra, il mio post precedente, vedrà che ho detto l’esatto opposto, cioè che nel giudicare la nostra classe politica(tutta, che c’entra questa personalizzazione con Squeglia?) non possiamo prescindere da un dato oggettivo, cioè che ci troviamo in una terra degradata sul piano civile, che abbiamo a che fare con mentalità familistiche e clientelari, che siamo infiltrati dalla camorra e che dunque mai avremmo potuto essere non dico Ginevra, ma neanche Viggiù, inserita in ben altro contesto.E’ da qualunquisti dire ciò, dottore?
Ho però detto anche che questo non assolve completamente la nostra classe politica, perché pure qualcosina in più si poteva avere, ed ho citato un pò di verde attrezzato, un centro sportivo polifunzionale, delle strade migliori, un piano regolatore non vecchio di 50 anni (Prof. Beguinot!), un piano traffico e parcheggi, una maggiore tutela per il commercio locale e tante altre cose du cui la gente si lamenta quotidianamente.
Ovviamente io non sparo nel mucchio, ma quando si parla di classe politica lo si fa in termini generici e si prescinde dai tanti singoli onesti che hanno cercato di fare del proprio meglio ed alla schiera dei quali, non ho dubbi, lei appartiene.
A proposito: dpo aver mostrato competenza, passione e onestà, che fine ha fatto la sua carriera politica?
Marza per herr doktor
Mi ero ripromesso (e certo con patimento di nessuno, e neanche mio) di non scrivere più su questo sito. Per le ragioni evidenti che ciascun osservatore può rilevare: anonimato diffuso, simulati visibili di folle attraverso commenti guidati, faziosità delle argomentazioni.
Inoltre, come a chiunque a Marcianise intenda parlare liberamente e senza schemi, esponendo la propria persona fisica, m’è capitato di subire cervellotiche insinuazioni su mie presunte aspirazioni che naturalmente non esistono. Ben altre solo le menti che ci governano.
Tuttavia, l’accoglimento del ricorso al TAR proposto dal Sindaco di Marcianise (su cui avevo espresso una mia idea illo tempore) mi spinge per onestà intellettuale a rallegrarmi con lui di tal successo giudiziario.
Nondimeno, terminati i luculliani festeggiamenti di cui si favoleggia, il nodo che si pone è politico, e non più giuridico-amministrativo.
Non mi perderò nell’analisi della storia di Marcianise che – basta guardarsi d’attorno – si condensa nel fetore dei miasmi che respiriamo e nell’inciviltà di troppi e nel consociativismo balordo delle forze politiche intorno a interessi di poltrona. De hoc satis. Se c’è un Dio e se ci sarà uno storico equanime (che a oggi manca) giudicheranno.
Mi diverte, come osservatore esterno e come giovane che guarda alla politica senza casacche, domandarmi che succederà. Che succederà, adesso? Ora che la Giunta è reintegrata nelle sue funzioni dovrà formarsi una maggioranza consiliare sulla base del principio simul stabunt simul cadent. E allora? L’on. Squeglia ha seguito De Mita nel sogno eterno della terza forza, in uno streben supremo di ricreazione della Democrazia Cristiana o di un ago della bilancia quantomeno regionale. Con lui, in un comitato dei saggi dalle funzioni dubbie, siede l’on. Zinzi. Questa alleanza che va prospettandosi inciderà e se sì in che misura sul Consiglio Comunale? Intanto, nelle more del processo amministrativo, il PD ha fatto trasparire ai suoi simpatizzanti (tra cui m’annoveravo) una feroce guerra delle tessere, da cui una pars è riuscita vincitrice sull’altra; e pare che i conti siano stati fatti senza il Sindaco. Dai quotidiani locali emerge tuttavia che tutto va bene, madama la marchesa. Ma bisogna, trattandosi della sottile arte politica, andare oltre la superficie, perforarla e andare alla sostanza. Fecondo è legato a Bassolino; ed è questa una liaison dangereuse, se si considera quanto male il nostro Satrapo ci abbia arrecato. Una tal amicizia non mi rassicura molto su questo Fecondo ter. Poi, Fecondo è legato a Squeglia e al suo manipolo di consiglieri (oltreché ai suoi assessori). Un’altra pastoia che gli impedirà il rimpasto che pure – per i risultati scarsi ottenuti – dovrebbe porre in essere per un serio rilancio dell’Amministrazione. Infine, Fecondo ha i suoi guai in casa sua, dove molti già spartiscono il bottino delle future candidature alle Provinciali, alle Regionali e a Sindaco del PD.
Insomma, questa reintegra nasce sotto cattivi auspici.
Il nostro Primo Cittadino mi sembra un animale in trappola tra l’alta protezione che gli viene dal Divo Antonio, la strana alleanza con Squeglia (che ormai ha elaborato un’intellettuale ideologia centrista qui più volte esternata con perizia politologica) e le lotte intestine al suo PD.
Sarà divertente, visto che non ci si aspetta granché, guardare.
E guardando, sarà parimenti opportuno che ciascuno faccia il proprio dovere visto che si comincia così, kantianamente, a costruire il bene pubblico. Dall’adempimento del proprio dovere, per minimo che sia.
Bravo il giovane Gabriele, che mostra le solite competenza, cultura ed onestà intellettuale.
Per la verità l’interrogativo era già stato posto da me, e direttamente, al sindaco Fecondo, al quale chiedevo di spiegare a noi, poveri elettori, quali fossero le sue intenzioni.
Sarebbe stato un modo simpatico di dialogare, visto che in altre occasioni egli non ha disdegnato di intervenire su questo sito.
Ma evidentemente, impegnato nelle estenuanti mediazioni che Gabriele così lucidamente tratteggia, non ha tempo; o semplicemente se ne frega.
Peccato.
Marza
I miei interventi su questo giornale sono stati rari (2 interventi) per precisare alcune inasattezze esternate da anonimi lettori.
Comunque, è necessario precisare che dopo l’avvenuto reinsediamento di metà settimana scorsa,insieme ai dirigenti comunali, ho iniziato l’analisi dei provvedimenti amministrativi prodotti dalla Commissione Straordinaria che ha governato negli ultimi dieci mesi. E’ un lavoro che è necessario svolgere per poter iniziare una nuova fase, dopo l’interruzione del marzo scorso. Non esistono estenuanti mediazioni che mi tengono impegnato quotidianamente. Il lavoro di analisi, come è facile immaginare, è fondamentale per produrre una proposta di governo efficace da attuare nello scorcio di questa Amministrazione, traumaticamente e illegittimamente interrotta. Voglio infine precisare che in un processo democratico è di fondamentale importanza il dialogo con le rappresentanze istituzionali delle forze politiche presenti in Consiglio Comunale e in particolare con quelle di maggioranza, tutte democraticamente elette nelle ultime elezioni della primavera del 2006.
Sconcerta la posizione di chi ritiene che un giudizio(personale), sulla mia amministrazione possa essere esaustivo per definire non democratiche le scelte che si andranno ad assumere nei prossimi mesi. Conosco Gabriele e da sempre stimo il padre, Antonio, con cui ho collaborato da Consigliere comunale, che mi conosce e sa che tutto quello che faccio lo faccio nell’interesse primario dei miei concittadini.
Ho conosciuto Filippo Fecondo durante l’amministrazione Foglia, e posso dire che era un MAGNIFICO consigliere comunale, appassionato, competente, intelligente.
Colgo l’occasione per congratularmi con lui per essere uscito indenne da una vicenda che evidentemente non lo riguardava, e per augurargli buon lavoro.
Antonio Trombetta
Bene Sindaco.
Ora tieni fede agli impegni della “Lettera aperta”:
1) maggiore capacità di ascolto
2) efficienza amministrativa comunicata e condivisa
Caffè Procope sembra un buon appuntamento.
Continuerò a seguire quotidianamente i commenti su questo giornale, sperando di ricevere contributi costruttivi, per meglio indirizzare l’azione amministrativa verso obiettivi condivisi e qualificanti.