L’Assemblea dei soci del polo della Qualità, riunita giovedì scorso, ha dato il via libera al piano di risanamento finanziario. L’esito positivo della votazione è stato annunciato dal presidente Raffaele Gallucci, eletto lo scorso 11 dicembre dal cda e succeduto al dimissionario Guglielmo Aprile, fondatore della struttura costata 150 milioni di euro e inaugurata il 1° dicembre 2007. A dire “sì” al piano è stato il 50,68 per cento dei soci (il quorum era il 72 per cento), il 12,23 per cento si è astenuto, mentre il “no” ha raggiunto il 25,61 per cento. I non votanti sono stati l’11,48 per cento.
L’ok al piano arriva dopo quindici giorni molto difficili per il Polo di Marcianise. L’Assemblea, infatti, ha fatto seguito a quella tenutasi il 3 dicembre scorso alla presenza di circa 220 imprenditori associati alla struttura. In quell’occasione era stata presentata la mozione che prevede il pagamento del 30 per cento degli spese consortili arretrate che, al 31 ottobre, ammonterebbero a 11 milioni di euro (a cui si aggiungono altri 66 per moduli compromessi, per un totale di 77 milioni vantati verso i soci), di cui la metà da versare immediatamente e l’altra entro il prossimo 15 gennaio 2009. La mozione prevede anche la nomina di una commissione ad hoc incaricata di definire le linee guida per favorire il rilancio di una struttura mai decollata. Questa la situazione finanziaria del Polo della qualità di Marcianise: 119 milioni di debiti (di cui 14 verso i fornitori e 24 verso gli istituti di credito per le anticipazioni ricevute); mentre i crediti sono 109.
Al momento, comunque, sarà necessario concludere il pagamento dei moduli prenotati (oltre 150). Il polo della qualità conta oggi circa 280 soci, tutte piccole e medie imprese della moda, della gioielleria e dei prodotti di alta gamma. Pochi giorni fa c’è stata la nomina a presidente del Polo del 73enne Raffaele Gallucci, titolare della Fulcro spa e del negozio Lusso del Tempo day spa. Nell’occasione il consiglio di amministrazione aveva già cooptato due nuovi membri: Riccardo Romano e Giovanni Busiello che si sono aggiunti ai cinque rimasti in carica.
Il Polo della Qualità tenta il rilancio. Gallucci: “Salveremo il progetto”
20 Dic 2008
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Speriamo che sia la volta Buona. siamo stufi di aspettare. che il nuovo Presidente, Gallucci, abbia le idee chiare sul risanamento del Polo della Qualita. anche per il nostro bene di lavoratori, e di cittadina di Marcianise stufa di tutti questi eventi negativi.
Evviva !!! anche noi avremo la nostra piccola Alitalia a Marcianise da salvare a tutti i costi così com’è !! Il piano di risanamento è stato approvato dal CDA e dal suo nuovo presidente e tra poco si decolla di nuovo, tutti a bordo che si riparte. Ma signori miei, come si fa a credere in un piano di risanamento che si basa sul recupero del credito vantato, 104 milioni di euro, che non basterebbe neanche a coprire la situazione debitoria che è di 119 milioni di €. Ma sapete chi dovrebbe aprire il portafoglio e tirare fuori la grana ? E’ qui viene il bello !!. Ma i soci, elementare, sono loro i debitori, si, gli stessi che stanno andando via o che sono già andati via o che stanno fallendo !! Ma stiamo scherzando ? Ma vogliamo far capire a questi signori che è finito il tempo del prendere in giro ? il cittadino è stanco ! In quella struttura sono stati spesi soldi pubblici per un’operazione privata priva di senso , priva di un minimo di piano industriale , commerciale e di ritorno del capitale investito, una mera speculazione finanziaria. In questo momento l’unica cosa da fare e mandare all’aria il polo della qualità, indire una conferenza di servizio allargato alle istituzioni, agli imprenditori ed alla politica anche extra territoriale ( sic, storcerete il naso, mio malgrado, ma ci vuole anche quella ) per studiare un piano di fattibilità e di riconversione della struttura affinché possa diventare un polo multifunzionale di eccellenza al servizio del territorio comunale,provinciale e della medesima area industriale, con la salvaguardia e magari l’aumento dei posti di lavoro. Andiamo sul pratico, qualche idea che mi viene scrivendo, poi ci saranno quelli più bravi di me.
1. Accentramento servizi amministrativi: liberare la piazza ed i locali privati dagli uffici comunali, la piazza ed i locali che si affacciano sulla stessa devono essere intesi come centro culturale e salotto buono della città;
2. Accentramento delle sedi dei Comandi di Guardia di Finanza, Commissariato ( eventualmente Tenenza ) e Carabinieri che attualmente occupano palazzi privati fatiscenti e mal ubicati;
3. Spostamento della sede dell’ASI che si troverebbe a stretto contatto con il territorio da promuovere e da gestire, lasciando perdere ciò che fino ad adesso è stato il suo core business, compravendita di terreni, riappropriandosi del suo scopo istituzionale con la creazione di società di servizio a supporto delle aziende insediate;
4. Dislocazione del la pretura, magari tribunale, e della sede del Giudice di Pace, con conseguente recupero delle strutture attualmente occupate in città;
5. Sala congressi;
6. Centri di formazione e di specializzazione per i lavoratori;
7. Uffici attrezzati con reception e segreteria per professionisti e manager da fittare anche giornalmente;
8. Eventuali spazi commerciali per gli imprenditori del vecchio polo della qualità, quelli che vorranno restare, per una nuova sfida in un ambito allargato e più vivo.
Mi fermo qui, ma potrei continuare all’infinito…….
Intorno a ciò , ci sarebbe un rifiorire di banche , bar, tabacchi, cartolerie, ristoranti, luoghi di intrattenimento, servizi di baby sitter ecc. ecc.
Cari amici queste sono solo delle semplici idee partorite prima del pranzo domenicale, ma è un qualcosa in cui credo profondamente, che ne dite ? ci credete anche voi ? vogliamo scommettere sul futuro della nostra città ? mi farebbe piacere confrontarmi con voi.
Ciao e buon appetito.
Vs Facebook
Ciao Facebook,
poche parole, io lavoro nella Sicurezza del Polo. ho 40 anni, e tre figli. vado a casa? forse mi danno la Pensione? beh credo proprio di no. tu hai pienamente ragione. hai fatto uno schemino perfetto, ed anche io ne sono d’accordo. ma vedi che se io e altri come me, andiamo a casa, chi ci dara un altro posto di lavoro? ripeto che io sono d’accordo con te. ma purtroppo il 31 Dicembre mi scade il contratto di lavoro, tutti saranno a Festeggiare il nuovo anno 2009, ed io e i miei Figli? cosa faremo? e da quel giorno, che iniziera la mia ennesima disoccupazione. non ho più nessuno che possa dirmi vieni che ti aiuto.(anche se premetto che non li ho mai avuti, a parte da chi, oggi vive nel Regno dei Cieli e Pace alla loro Anima.) come ben sai la gente e più piaciuta a parlarti dietro che aiutarti. purtroppo e così. come vedi il mio pianto, o quello dei miei figli. non puo’ interessare a nessuno, e allora? cosa faro? tu mi daresti aiuto? non penso lo scrivere e piu’ facile che capire certe situazioni della Vita. non saro’ l’unico certo, ma se veramente, vogliamo aiutare questo Paese, facciamolo nel senso giustò. Attendo, risposte Grazie e Buon Natale a tutti.
Caro Mimmo, forse sono stato frainteso eppure lo avevo scritto; la salvaguardia dei posti di lavoro sono un elemento fondante per l’eventuale riconversione del polo, anzi, nel caso in cui fosse possibile un tale piano, io vedo altre possibilità occupazionali, anche nell’ambito della sicurezza. So che scrivere è più facile che fare, ma voglio aggiungere che in tempi lontani anch’io sono passato attraverso varie peripezie prima di trovare un’occupazione dove poter crescere e fare carriera. Ma ti posso assicurare che tali difficoltà mi hanno fatto acquisire una sensibilità che mi permette di capire bene gli stati d’animo delle persone che corrono il rischio reale di perdere il posto di lavoro. In questo momento, più che scrivere, non posso fare nulla per te, ma credimi sulla parola, sono stato anche nella condizione di poter aiutare i giovani, e lo sempre fatto nella maniera più disinteressata, e quando riuscivo nell’intento ero più felice di loro.
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