Alla fine quelle che sono state definite le “nozze dell’anno” si sono tenute. A sposarsi era la coppia Clemente Russo e Laura Maddaloni. Entrambi appartenenti al mondo dello sport: lui campione del mondo di pugilato e medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino. Lei judoka e sorella di Pino Maddaloni, oro alle olimpiadi di Sydney. La cerimonia religiosa si è tenuta alle 16.00 nell’abbazia di San Gennaro nella frazione Ferrari di Cervinara in provincia di Avellino. Subito dopo amici e parenti hanno preso parte al ricevimento in loro onore nel salone delle feste del palazzo marchesale [1]che appartiene alla famiglia Perisi Del Balzo. E’ stata Laura, secondo indiscrezioni, ad innamorarsi dell’abbazia di San Gennaro ed ha deciso di scegliere quel luogo per il fatidico sì. Nei giorni scorsi, Clemente Russo e Laura Maddaloni sono stati a Cervinara per essere confessati dall’abate Alfonso Lapati, il quale si è intrattenuto con loro un po’ di tempo. Le nozze sono state celebrate da don Angelo Maria Oddio, vicario di tutti i cappellani della Polizia di Stato. Gli sposi si sono affidati per gli abiti allo stilista partenopeo Gianni Molaro che per loro ha creato delle mise davvero originali ed anche lui era presente alla cerimonia e al ricevimento. Gli sposi hanno ceduto in esclusiva i diritti di immagine ad una trasmissione televisiva ed un rotocalco. Tra i testimoni il fratello della sposa Pino Maddaloni, il musicista Antonio Gentile, Angela Birnardo. Oltre ai parenti tanti gli amici da Marcianise tra i quali il maestro Domenico Brillantino con il figlio Antonio, il cugino dello sposo, Francesco Rossano, Mirko Valentino e Angelo Musone. La data delle nozze era stata annunciata, inizialmente, per il 31 dicembre. Poi in corso d’opera è stata modificata per depistare i mass media e per garantire una maggiore riservatezza anche agli ospiti. Gli sposi dopo la cerimonia religiosa hanno salutato i 180 invitati al palazzo marchesale. E quando Clemente si è tolto la giacca sul panciotto è spuntato un guantone d’oro, disegnato a mano da Gianni Molaro, come buon auspicio per le Olimpiadi del 2012.
Gianni Molaro, artista-stilista napoletano come ama definirsi, ha disegnato per Clemente un dandy inglese, mentre per Laura due abiti uno da cerimonia e un altro “da castello” per la festa di ricevimento. Un frac color panna, cilindro, tuba e bastone con pomello di cristallo per lo sposo. Molaro fu protagonista di una vivace querelle con la gestione del Teatro San Carlo lo scorso gennaio.
Il teatro avrebbe dovuto ospitare la sfilata dell’artista che poi fu annullata per via della campagna di comunicazione ideata per presentare la collezione 2008. Sui manifesti, infatti, venne raffigurato un modello inchiodato su una croce rappresentante Cristo e Gianni Molaro accanto ad un manichino raffigurante una donna in abito da sposa. Provocazioni estreme quelle di Molaro come quella durante la fiera “Tutto Sposi” alla Mostra d’Oltremare quando nel suo stand face allestire un manichino in abito da sposa che sfilava virtualmente sopra ad un cumulo di spazzatura con sopra un cartello scritto e firmato dallo stilista che recitava: “ Dalla sofferenza di un popolo nasce l’arte della vita …”.
Ecco le prime immagini da Youtube: