♦ La “truffa dello specchietto”
Alla fine la cosiddetta “truffa dello specchietto” è arrivata anche a Marcianise. Si tratta di una truffa ai danni di automobilisti molto in voga nelle metropoli italiane: Napoli, Roma, Milano ecc., e che ora viene attuata, purtroppo, anche nella nostra città. Truffatori di professione creano ad arte situazioni in cui si approfitta della distrazione degli automobilisti per farsi rimborsare sul posto i falsi danni di piccola entità. La tecnica è semplice: quando passa un’auto, il truffatore, a sua volta fermo in sosta, batte la mano sulla carrozzeria del proprio veicolo (o su quella della vittima) per simulare uno scontro. Poi, fermato l’ignaro automobilista e mostrato il proprio specchietto rotto, lo invita a trovare un accordo e a “sistemare” la faccenda senza coinvolgere le rispettive assicurazioni fecendosi consegnare, a seconda della tipologia dello specchietto, una banconota di 50 – 100 euro o addirittura di più. Il tutto per un danno mai procurato. La scena costruita è ben congeniata e ampiamente sperimentata. Si svolge quasi sempre all’esterno di luoghi pubblici affollati tipo bar o tabaccherie (affinchè la botta sia sentita anche da testimoni anch’essi ignari). All’interno dell’auto del truffatore ci saranno sempre dei complici (di solito bimbi e/o consorte che recitano la loro parte al fine di provocare distrazione nella vittima e mettergli ansia). Il truffatore cercherà sempre di chiudere amichevolmente la stuazione in contanti e senza scomodare le assicurazioni.
Come comportarsi in questa circostanza? Se avete il minimo dubbio sul fatto che lo specchietto non lo avete rotto voi allora dovete mettere in essere una serie di precauzioni. Innanzitutto potete chiamare i vigili urbani e fare constatare la circostanza (il truffatore insisterà per risolvere subito senza far intervenire la polizia urbana). In ogni caso, anche se l’incidente è lieve ed i danni sono di piccola entità, è sempre bene lasciare che siano le compagnie di assicurazione ad occuparsi della determinazione del danno e della sua liquidazione, denunciando il sinistro alla propria compagnia e fornendo i dati della controparte (la compilazione del “modulo blu” è sempre consigliabile a questo scopo). Infatti, nel caso in cui la responsabilità del sinistro sia nostra, c’è sempre la possibilità di “riscattare” quanto la compagnia ha risarcito alla controparte, evitando l’aumento delle classi di merito e, di conseguenza, del premio di polizza. Per cifre così piccole, anche se il nostro interlocutore dovesse insistere per risolvere tutto immediatamente e senza l’intervento delle rispettive compagnie, vale davvero la pena aprire una pratica di sinistro non soltanto per evitare delle truffe ma anche, e soprattutto, per lasciare a chi lo fa di mestiere il disturbo di dirimere eventuali controversie. Infine si può segnalare il caso sospetto alla polizia o i carabinieri premunendosi di prendere le generalità dell’eventuale truffatore.
♠ Il “Polo della Jella”
Oltre ai guai economici pare che il “Polo della Qualità” porti davvero sfortuna. Due delle inchieste giudiziarie che stanno catalizzando l’attenzione dei media in questi giorni fanno in qualche modo riferimento al Polo della Qualità ubicato nella zona industriale di Marcianise. L’inchiesta sulla delibera per il ‘Global service’ del Comune di Napoli, ad esempio, nasce a Caserta nell’ambito di un procedimento avviato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere su illeciti di alcuni componenti dell’amministrazione comunale di Orta di Atella. Interessi tra amministratori e imprenditori che hanno al centro l’ex sindaco del comune ed attuale consigliere regionale Udeur Angelo Brancaccio. Dalle intercettazioni telefoniche sulle sue utenze, sono emersi rapporti con l’imprenditore Gaetano Lampitelli, 48 anni, di Succivo, a sua volta legato da rapporti di affari a Luigi Cirino Pomicino, le cui utenze telefoniche sono state poste sotto sorveglianza, dopo il suo impegno per l’aggiudicazione a Lampitelli di un appalto da oltre 1 milione di euro nell’ambito della cittadella del Polo della Qualità. L’altra inchiesta napoletana, quella relativa alle cosiddette “auto blu” e cioè le autovetture comunali di servizio utilizzate, secondo i magistrati, da alcuni assessori in maniera impropria e per la quale sono indagati per peculato, vede in una visita per “shopping” al Polo della Qualità uno degli episodi incriminati dai giudici.
♣ Servizio civile e politica
Il segretario dell’Udc Russo, riprendendo una polemica del capogruppo di Alleanza Nazionale alla Provincia di Caserta Giorgio Magliocca, accusa il Presidente De Franciscis e la maggioranza che lo sostiene di aver fatto clientelismo attraverso il servizio civile. La pietra dello scandalo starebbe nel fatto che il “90% di tutti quelli che sono risultati idonei al concorso sono residenti nei collegi elettorali dei consiglieri di maggioranza”. In particolare, pare che nei collegi di Marcianise 1 e 2 siano risultati vincitori ben 21 ragazzi. Dall’altra parte si fa notare che “36+1 consiglieri provinciali coprono con i loro collegi il 96% della popolazione provinciale. Ed, inoltre, su 21 idonei 15 hanno conseguito la laurea quinquennale o triennale”. Quindi il caso non esisterebbe. Noi ci permettiamo di far notare che se la politica si è ridotta, per ottenere un pò di visibilità sui giornali, a mettere in mezzo ragazzi al di sotto dei 28 anni che per 12 mesi lavoreranno per 30 ore alla settimana prendendo un rimborso spese di 433.80 al mese, allora stiamo proprio messi male.
♥ Questione di poltrone? No, di scrivanie
E’ sempre più tensione tra il Partito Democratico e i Popolari Democratici di Marcianise. In particolare c’è astio soprattutto tra gli ex margheritini confluiti nel Pd e la componente che fa capo all’ex deputato Piero Squeglia. Questi ultimi lamentano di non essere stati invitati all’inaugurazione della nuova sede del Pd in via Marchesiello lo scorso 14 novembre, mentre di contro sono state invitate tutte le altre forze politiche marcianisane. Rapporti sempre tesi da quando gli ex popolari e poi margheritini alle ultime elezioni politiche si sono divisi tra chi ha seguito Veltroni e chi, invece, ha optato per De Mita. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è la rivendicazione di una “scrivania“. Quest’ultima si trovava all’interno dell’ex sede della Margherita in via Duomo ed ora è stata trasferita nell’attuale sede del Pd. I Popolari Democratici la rivendicano come di loro appartenenza, mentre l’attuale dirigenza del Pd la ritiene propria perchè i beni dell’ex Margherita sono di fatto appartenenti al partito veltroniano. Insomma per una volta la politica invece di bisticciare sulle “poltrone” lo fa sulle “scrivanie”.
Pare proprio che questa volta anche Procope, che quasi sempre coglie la vera sostanza dei problemi, si sia fermato ad una lettura superficiale e scarsamente informata dei fatti. Tensione ? Astio ? Almeno da parte dei Popolari non mi pare che ci siano persone che dormano sonni agitati o nutrano sentimenti così importanti da riservare alle grandi occasioni. E per che cosa ? per una scrivania ? Certo il problema esiste ma non ha alcuna valenza politica per cui il problema sarà risolto ( e sicuramente sarà risolto), ma nelle sedi competenti , che certamente non sono quelle della politica. Lamentele per il mancato invito? Lamentele perchè, per che cosa ? Per un presunto mancato riconoscimento. Riconoscimento di che ? E chi è che dovrebbe certificare ? In quale Ateneo ha/hanno conseguito la laurea di certificatore ? Quindi, caro Procope, nessuna lamentele, anzi tutt’altro !! L’unica iniziativa quella di informare doverosamente i segretari degli altri Partiti e qualche altro Responsabile politico per quanto di propria competenza politica.Naturalmente non possiamo fermarci quì. Procope ci potrebbe a sua volta accusare di essere stati epidermici. In verità, non abbiamo intenzione di analizzare minuziosamente la questione: è il momento in cui ognuno deve vedersi i fatti propri da solo ed assumersi le proprie responsabilità, ben sapendo che in politica tra i fatti non c’è mai soluzione di continuità . Una sola osservazione ci viene da porre. Pare che il 14 gennaio il TAR deciderà sul ricorso al Commissariamento del Comune. Se L’Amministrazione dovesse essere reintegrata , come la mettiamo con i partners di governo ? Sicuramente questo dato è stato considerato ed è proprio per questo che la questione da ridicola diventa tragica. Tragica perchè c’è chi , probabilmente per la fregola di candidarsi a sindaco, ha un unico interesse : mandare a casa questa Amministrazione. Se non per Decreto ministeriale, per successiva crisi politica tra i Partiti. Poi si vedrà. Chi muove le fila pensa che i rapporti tra i Partiti si potranno con il tempo ricucire. Magari ci sarà sempre la possibilità di individuare dei capri espiatori, colpevoli dei contrasti ed offrirli, vittime sacrificali, per placare “l’ira” altrui.Probabilmente ,però, non ha tenuto ben conto degli interlocutori. Marcianise ha bisogno di Sindaci che nutrono grandi ambizioni; non ha che farsene di chi ambisce solo ad essere candidato.Chi semina vento raccoglie tempeste
Che bello !! Abbiamo anche noi a Marcianise la nostra bella storiella che a distanza di secoli fa rivivere la disputa tra Modenesi e Bolognesi. Ricordate cari amici “ La Secchia Rapita” ? narra del furto di una secchia perpetrato dai Modenesi ai danni dei Bolognesi . La disputa scatenò una guerra feroce senza esclusione di colpi e terminò dopo alterne vicende solo a seguito dell’intervento di un conciliatore pontificio, che sentenziò: i modenesi si tengano la secchia rapita come trofeo di guerra, i bolognesi si tengano come prigioniero Re Enzo, preso in ostaggio in una precedente battaglia. La salomonica decisione accontentò tutti, volendola applicare anche al moderno singolar tenzone , atteso che la scrivania rimanga in mano PD , rimane da definire l’ostaggio da mandare come prigioniero alla parte avversa. Signori miei questi sono i personaggi che affilano le armi per la nuova disputa elettorale, in attesa del verdetto. Ma fatemi capire, nel caso in cui il Tar reintegrasse la vecchia Giunta,cosa che auspico, voi pensate ancora di sedervi sugli scranni comunali ? Non pensate che la cosa migliore sarebbe di dimettervi subito ed andare a elezioni anticipate ? Vi raccomando però, non prima di aver sgomberato dal campo i nomi dei papabili sindaci, mamma mia mi fanno rabbrividire !!!
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Credo che se il Tar reintegrasse la Vecchia Giunta comunale, la cosa migliore sarebbe quella delle dimissioni di tutti i consiglieri comunali ed assessori. In verità occorre un ricambio generazionale per il bene della città, e sposo pienamente le parole di Massimo Cacciari, il quale afferma che anche se si governa bene una città, a lungo andare bisogna cambiare, perchè si diventa antipatici agli occhi della gente. In ogni caso conoscendo il Sindaco Fecondo, lo stesso, insisterà per andare a casa in caso di esito potitivo del ricorso; d’altra parte da quando c’è stato lo scioglimento del Consiglio Comunale, Fecondo non è mai entrato nelle sede del PD o ad intrapendere azioni politiche per la città e questo è un sintomo di uscita di scena dalla vita politica.
Se i popolari democratici non sono stati invitati alla inaugurazione della sede del PD e solo perchè qualcuno vuole molto bene a Squeglia, il quale non ha esitato, senza alcu valido motivo, ad abbandonare la ex Margherita per seguire De Mita.
Sappiamo che in politica non si ragiona con il cuore, ed è stato un grave errore non invitare Squeglia, ma la questione deve essere letta in via patetica. E ora cosa succederà, considerato che De Mita ha deciso di andare a destra? Squeglia usa tutta la tua intelligenza politica, e cerca di non sbaglire, considerato che il vecchio avellinese forse non lo vuole così tanto bene.
Alcuni Giorni fa, Squeglia pubblicamente ha dichiarato su Aldo Moro le seguenti testuali parole: “Ma una cosa è certa: non starebbe nel Partito Democratico”. La domanda allora posta a Squeglia è la seguente: Se Aldo Moro non fosse stato ucciso dalle Brigate Rosse, in quale partito sarebbe trasmigrato? Escluderei il centro destra, ricordando che l’obiettivo finale di Aldo Moro sarebbe stato quello di portare il Partito comunista italiano al governo con la Democrazia cristiana, in una terza fase della politica italiana dopo quella del centrismo e del centro-sinistra. Invito Squeglia ad un dibattito su questo punto, però cerchiamo di non portare Aldo Moro con il centro destra, come sta facendo De Mita in Irpinia.
mah !! Francamente rimango basito, di preoccupiamo di dove va Squeglia o dove andato de mita piuttosto di sapere dove starebbe moro se fosse vivo. Ma riesci tu ad avere una tua morale, un tuo principio politico ? Ma ci vogliamo affrancare o abbiamo sempre bisogno di chi ci dice dove andare. Perché se così fosse poi non abbiamo diritto di lamentarci. Per quanto riguarda fecondo, il suo atteggiamento lo trovo superbo ed arrogante, dato che gli interessi della cittá non si fanno solo stando seduto sulla poltrona di sindaco, e tra l’altro non ha mai avuto il coraggio di partecipare alla vita politica o di partito.
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Per i non adetti:
si sappia che l’unione di centro almeno in Campania andrà con il centro-destra. La verità è che per reggere il sistema politico a Pierino ed amici serve un anno di amministrazione! Poi, a mare Fecondo ed il Pd!!!
Le verità nascoste
Stamane il Prof. De Mita ha ufficializato la posizione dei Popolari democratici!
Speriamo che la semina sia andata bene!!!
La tempesta è sempre dietro l’angolo!