Marcianise perde una mente eccellente che ha portato onore e prestigio alla sua terra natia. Caffè procope rivolge un estremo saluto ad Anastasia Guerriero. Proponiamo di seguito l’articolo pubblicato ieri, 17 Agosto 2008, su “il Mattino”:
“E’ morta a ferragosto, per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, Anastasia Guerriero. Aveva 57 anni. Marcianisana ma da tempo trapiantata negli Stati Uniti, laureata in Medicina in Italia, era una scienziata di livello internazionale ed era arrivata a dirigere i laboratori di ricerca oncologica della Pfizer, la grande multinazionale leader nel settore dei farmaci. Con base a New York, dove ormai viveva da diversi anni (senza però mai recidere i legami con la terra d’origine), girava i laboratori di tutto il mondo, guidando alcunI dei più importanti programmi di ricerca nel settore della lotta al cancro. Un flagello contro cui ha speso tutte le sue energie ma che, per una tragica sorte, non è riuscita a battere proprio nella sua partita personale. Laureata e poi specializzatasi in pediatria, ematologia e oncologia al policlinico Gemelli, Guerriero aveva iniziato l’attività medica e di ricerca presso l’ospedale Annunziata e l’università Federico II a Napoli ma ben presto aveva volto la sua attenzione altrove, avviando una serie di intensi contatti con la scuola tedesca di Hannover e con quella americana, in particolare con il prestigioso ospedale oncologico pediatrico di Filadelfia. Nel ’93 la decisione di lasciare Napoli e stabilirsi negli Usa, andando a svolgere attività di ricerca prima all’Università di Atlanta e, successivamente, all’istituto di genetica umana dell’università della Pennsylvania. Un’attività sempre più intensa, con riconoscimenti di alto livello, fino alla consacrazione con la pubblicazione di un suo studio di oncologia pediatrica su «Science», la rivista considerata la Bibbia del mondo scientifico mondiale. Una ricerca che le valse la chiamata da parte della Pfizer, con la successiva nomina a responsabile dei centri di ricerca oncologica della multinazionale. Uno spessore scientifico, il suo, riconosciuto anche dalle autorità americane che vollero tributarle la cittadinanza americana. A inizio dell’anno un viaggio di due mesi in Vietnam e la decisione di adottare un bambino di quattro anni, Kevin. Poi l’insorgere della malattia, il drammatico e rapido declino, la decisione dieci giorni fa di tornare in Italia (con un volo militare a Grazzanise). I funerali di Anastasia Guerriero si sono svolti a Caserta, la salma è stata poi tumulata nel cimitero di Marcianise. Straziante il dolore della mamma Irene Mezzacapo (notissima figura di docente ed educatrice), del figlioletto (ora adottato dagli zii, Celestino Grimaldi e Annamaria Guerriero) e degli altri fratelli: Olimpio (primario medico a Piedimonte Matese), Elvira e Giulia. Colpita la comunità di Marcianise che perde una delle sue figlie migliori.”