Lunedì sera, alle ore 19.30, presso i locali di via Santoro si riunisce il Dipartimento Urbanistica – LLPP dell’UDC. L’argomento all’ordine del giorno è molto sentito per diversi cittadini marcianisani: le comunicazioni di diniego alle richieste di permesso a costruire nelle zone F1. Torniamo indietro nel tempo. Le zone F1, sono le zone classificate come “zone per attrezzature di interesse comune ” laddove è possibile edificare solo uffici amministrativi, parchi attrezzati, uffici di pubblica sicurezza, impianti religiosi ecc., ma con delibera di consiglio comunale n°41 del 28/10/2005, per le zone residuali, ovvero già densamente abitate e di limitate dimensioni è stata concessa la opportunità di realizzare esercizi commerciali con il ricorso del permesso a costruire diretto. Diverse sono state i permessi rilasciati da allora e molte attività commerciali sono sorte. Ma per alcune di esse “mala tempora currant” ed infatti, nel mese di maggio sono arrivati i dinieghi alle richieste di permesso a costruire. Se ciò è un danno per chi ha richiesto l’autorizzazione a costruire, per chi ha già realizzato ed ha anche iniziato una attività commerciale la decisione del SUAP è catastrofica !! Questi ultimi rischiano di vedersi recapitare un’ordinanza di abbattimento!! Alla base di tutto questo vi è un parere dell’avv. Guido D’Angelo, consulente in materia di urbanistica per il comune, che recita “le zone esterne al perimetro abitato si devono assoggettare alla normativa prevista per le zone E, cioè quelle agricole” e ciò significa che vi è il divieto assoluto ad edificare. Eppure sul PRG sono indicate come zone F1 ed il comune stesso ha rilasciato i certificati di destinazione urbanistica con tale destinazione !! E con questi certificati sono stati stipulati gli atti di compravendita, inoltrate le richieste di P.C. e sono state già realizzate alcune costruzioni. La zona interessata è soprattutto viale Evangelista, nei pressi della rotonda che porta allìospedale. E’ lì che esistono già delle attività commerciali costruite sulla zona incriminata. Il dipartimento costituito dal geom. Biagio Porfidia, geom. Gaetano Farro, geom. Pasquale Salzillo, arch. Angelo Piccolo, ing. Vincenzo Caputo, ing. Francesco Zinzi, ing. Pasquale Musone, dott.ssa Filomena Moretta, con il supporto degli avv. Giacomo Tartaglione e Gaetano Madonna cercherà di studiare una azione da intraprendere a favore di questi cittadini.
Permessi zona F1: si riuniscono i tecnici Udc
27 Giu 2008
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In riferimento all’articolo, posso precisare che altre zone, anch’esse classificate come zone agricole hanno ottenuto il permesso a costruire pur non essendo classificate come zone F1.
Poi vorrei consigliare agli amici dell’ UDC (amici non di partito) di andarsi a controllare il SIAD e vedere come vengono classificate le varie zone.
Ora mi chiedo:
ha sbagliato il principe del Foro prof D’Angelo, i Dirigenti dei vari uffici preposti o il relatore del SIAD?????
Anche io ho presentato qualche intervento nelle zone F1 (tutte bocciate perchè essere sono state ritenute non più F1 ma come E) e sono a Vs disposizione per qualsiasi una azione da intraprendere contro chi o cosa.
Io vorrei capire meglio; quelle zone, vicine all’ospedale, dovrebbero essere (sono!) classificate come F1 secondo il Piano Regolatore.
Può una delibera comunale modificare gli indirizzi del P.R. e consentire attività commerciali sia pure su zone residuali e già densamente abitate?
E come può, una zona F1, essere già DENSAMENTE ABITATA? E come si può negare a parità di condizioni ciò che ad altri è stato concesso? Perchè l’Ufficio tecnico comunale ha cambiato parere? Perché solo ora si è ricorsi alla consulenza del prof. D’Angelo, che se non erro è un consulente fiduciario da anni, interpellato ad ogni piè sospinto, ma nel caso specifico stranamente trascurato?
Io spero vivamente che la situazione si risolva positivamente, e bene fa l’UDC ad attivarsi in merito, però è innegabile che in questa vicenda, ad essere generosi, non è mancata la faciloneria.
Marzabuccolo
si è stati generosi solo con chi faceva comodo, si è peccato di eccesso di potere, a zone contigue a volte è stato negato il permesso a costruire….mi riferrisco proprio ad un lotto di terreno sito in viale evangelista sul quale oggi insiste un negozio adibito a generi casalinghi
Mi spiego meglio.
Nella variante al PRG del 92, i redattori ( ing. De Lisi, ing. Letizia, arch. Matronola,ing. Romano A)decisero di sana pianta che tutte le zone non esplicitamente riclassificate all’esterno delle zone A, B, C e D4 del vecchio Piano Regolatore ritornassero per maggia ad essere zone E agricole.Allora io mi chiedo:
è possibile che tutti i proprietari di terreno che si videro declassificare le loro zone, classificate nel vecchio PRG del 77 come zone F ( nel caso specifico le zone a ridosso dell’attuale ospedale erano classificate come zona fiera)a zone agricole non sapessero nulla?
è possibile che anche il relatore del SIAD non sappia che alcune zone che lui ha inserito come zone commerciali in effetti ricadano in zona E agricola?
è possibile che solo dopo un anno l’ufficio tecnico e il SUAP si accorga (dopo aver rilasciato varie concessioni) che quelle zone non erano più F ma bensì E?
e coloro che hanno avuto la concessione che faranno?
Se qualcuno mi sà rispondere ne sarei grato.
P.S.
Ma esiste nella giurispudenza qualche articolo di legge che costringa i nostri cari dirigenti a ripagare non solo i proprietari dei terreni ma anche i tecnici per mancato guadagno (art. 2237 Codice Civile)