Si è svolta domenica scorsa la processione del Corpus Domini. Alla celebrazione hanno partecipato, come da tradizione, le Congreghe e le Confraternite della città nei loro antichissimi costumi. Una tradizione che si rinnova e che si trasmette di padre in figlio.
La solennità del Corpus Domini (espressione latina che significa Corpo del Signore), più propriamente chiamata solennità del Corpo e Sangue di Cristo, è una delle principali solennità dell’anno liturgico della Chiesa cattolica. Si celebra il giovedì (o la domenica) successivo alla solennità della Santissima Trinità. Rievoca, in una circostanza liturgica meno carica, la liturgia della Messa in Cena Domini del Giovedì Santo. Venne istituita l’8 settembre 1264 da papa Urbano IV con la Bolla Transiturus de hoc mundo in seguito al miracolo di Bolsena; nacque però in Belgio nel 1246 come festa della Diocesi di Liegi. Il suo scopo era quello di celebrare la reale presenza di Cristo nell’Eucaristia. A Marcianise fonti documentarie fanno risalire la processione all’anno 1467 e già allora partiva dalla Chiesa di San Michele Arcangelo.
In occasione della solennità del Corpus Domini viene portato in processione, racchiusa in un ostensorio, un’Ostia consacrata ed esposta alla pubblica adorazione: viene adorato Gesù vivo e vero, presente nel Santissimo Sacramento. È l’unica processione dell’anno liturgico ad essere di precetto, secondo il diritto canonico.
La mancata della fascia tricolore ha provocato polemiche molto aspre. In particolare il consigliere provinciale Angelo Piccolo si è chiesto come mai nè i commissari, nè altri funzionari, hanno ritenuto opportuno partecipare alla solenne manifestazione, molto sentita dalla cittadinanza, per rappresentare l’istituzione comunale. Molti hanno fatto notare che è la prima volta, a memoria d’uomo, che il Gonfalone del Comune non è stato portato alla processione del Corpus Domini.