Primi passi verso il PDL. L’altro giorno, nella sezione di Alleanza Nazionale in via Santoro, le forze politiche marcianisane che si riconoscono nel nuovo soggetto politico di centrodestra, hanno avuto un incontro nel corso del quale si sono gettate le basi per un Coordinamento che traghetterà il movimento fino ai congressi d’autunno.
Presenti al vertice Paride AMOROSO e Antonio DE MARTINO in rappresentanza di Forza Italia; Angelo BIZZARRO, Antonio BELFIORE, Ezio RAHELI, Antimo FERRARO, Antonio CARUSO per Alleanza Nazionale; Enrico BUSACCA per Azione sociale, movimento che fa capo ad Alessandra Mussolini; Gerardo TROMBETTA, Enrico TARTAGLIONE, Giuseppe TARTAGLIONE e Angelo AMOROSO, per la Casa delle Libertà.
Nel corso della riunione oltre a stabilire le regole di funzionamento del nuovo organo collettivo, si è affrontato il problema dello scioglimento del consiglio comunale ed è stato redatto un documento comune per spiegare alla cittadinanza le ragioni che hanno spinto i consiglieri di centrodestra a non sottoscrivere il ricorso al TAR presentato dalla maggioranza.
“Il Popolo della Libertà di Marcianise – scrivono nel documento – ha deciso di non sottoscrivere alcun ricorso al TAR avverso il provvedimento di scioglimento del Consiglio Comunale per infiltrazione camorristica avvenuto a mezzo D.P.R. del 18.03.2008, presentato, invece, dai gruppi consiliari di centro-sinistra e dalla giunta Fecondo unitamente al consigliere della Lista Civica “Marcianise Sempre”, in quanto rivendica, innanzi tutto, l’assoluta estraneità rispetto agli episodi accertati dalla commissione prefettizia, che hanno portato al provvedimento di scioglimento.
Il PDL tiene a precisare che l’azione politica ed amministrativa condotta dai suoi consiglieri è stata sempre responsabile e propositiva, e, pertanto, non può unirsi a una difesa che non gli appartiene.
Se vere, inoltre, le circostanze esposte nella Relazione del Ministro dell’Interno presentata al Presidente della Repubblica, sono da considerarsi tali e tanto gravi da giustificare, oltre che condividere pienamente, l’adozione del provvedimento.
In ogni caso, il PDL ritiene doveroso precisare che lo scioglimento del Consiglio Comunale è la diretta conseguenza di una gestione amministrativa poco illuminata, che l’opposizione consiliare ha sempre condannato, e nulla ha a che vedere con l’onestà e il buon nome della cittadinanza marcianisana che più volte è stata ingiustamente chiamata in causa da esponenti dell’ex amministrazione Fecondo.
Quanto, inoltre, al ruolo proprio dell’opposizione, è importante chiarire che questo si esplica nel controllo dell’indirizzo politico e della legittimità amministrativa degli atti consiliari e di giunta, e non in quello investigativo e giudiziario che è proprio della magistratura penale e delle forze dell’ordine.
In ogni caso, come gruppo consiliare, rispettiamo la posizione di chi ha ritenuto di avere valide motivazioni per proporre ricorso avverso il provvedimento, riponendo la massima fiducia nell’operato della giustizia”.