La città e i suoi cittadini sono stati abbandonati a sé stessi (in balia della tempesta che ha coinvolto l’intero PD); ad affermarlo è Angelo Golino, segretario cittadino Giovani UDC che critica duramente “quanto in queste ore è stato realizzato nella nostra centralissima via Santoro a danno di commercianti, clienti, comuni cittadini, studenti.” Con provvedimento del sindaco sono stati posizionati lungo tutto il tratto della strada fioriere sul lato sinistro e paletti verticali su quello destro. Più volte l’amministrazione aveva intrapreso azioni del genere per poi giustamente ripiegare per il lamentarsi di tanti residenti e commercianti che insistono sull’asse principale del centro storico marcianisano.
I Giovani Udc ci tengono a sottolineare che nel modo più assoluto non contestano tal decisione in maniera aprioristica ma lamentano errori madornali da parte di sindaco e assessore competente per tempistica e logiche di esecuzione.
Fortunatamente i lavori,che tra l’altro hanno richiesto la chiusura della strada per alcune ore, sono stati preannunciati con pubblici manifesti in cui si informava del posizionamenti di paletti di acciaio inox: perché però il sindaco con manifesti non mette a conoscenza pure del perché i tanto annunciati parcheggi in prossimità del centro storico(via Musone e via Mondo) stentano ad esser realizzati? Un intervento di questo genere non fa altro che arrecare ulteriori e drammatici danni alle attività commerciali di tutto il centro storico che già in difficoltà vedono nel venir meno dei parcheggi per la clientela il colpo mortale che rischia di farle chiudere. Come sempre l’attuale maggioranza attua tutto in dispregio della cittadinanza senza tener conto di reali necessità e bisogni.
Forti critiche pure da parte di Piero De Martino e Mauro Florio, rappresentanti degli studenti dei Giovani Udc Marcianise che sottolineano i forti disagi arrecati dal mancato parcheggio in via Santoro ai tanti studenti del facoltà di disegno industriale situata nelle immediate vicinanze già di per sé prive, lamenta De Martino di idonee strutture di servizio per gli studenti per gran parte provenienti da altre città.
Golino e l’intero gruppo Giovani Udc chiede dunque al sindaco e agli assessori competenti repentini interventi volti alla tutela di quanti nel giro di poco tempo potrebbero veder compromesse le loro attività e con esse la perdita di numerosi posti di lavoro; in caso contrario l’amministrazione dimostrerà ancora una volta scarsa propensione ad ascoltare le istanze dei cittadini oltre ad una costante deficienza nella scelta dei tempi. A tal proposito Angelo Golino si permette di suggerire dei tempi all’attuale maggioranza: è il tempo di andare a casa quali che siano le decisioni prese dal Consiglio dei Ministri.
Giovani Udc contro fioriere in via Santoro
14 Mar 2008
Stampa
Non perderti le notizie su Marcianise e dintorni GRATIS. Clicca qui Iscriviti al CANALE Caffè Procope su WhatsApp
Ti è piaciuta la notizia? clicca e segui Caffè Procope su Facebook
Caro Angelo, come cittadino marcianisano devo riconoscere di avere più e più volte lamentato la mancanza dei paletti d’acciaio o di fioriere in via Santoro.
Amo molto passeggiare a piedi, e spesso sono costretto per fare due passi serenamente e senza rischi o dribbling snervanti a spostarmi in auto fino a Caserta o Santa Maria Capua Vetere.
Il nostro centro storico è appannaggio dei centauri e degli automobilisti che strombazzano e corrono a velocità pericolosissime per loro medesimi e per i malcapitati pedoni; inoltre, le pratiche di parcheggio selvaggio (penso a Via San Giuliano ma non solo!) rendono ardimentoso trovare un varco per un povero pedone che voglia concedersi un quarto d’ora di promenade.
Allora io mi chiedo: non ho diritto io, come cittadino e come contribuente, a godere di una passeggiatina per un centro storico che si considera uno dei più belli della provincia (per le due piazze che si pongono agli estremi del corso ideale costituito da via Grillo e da via Santoro)?
La scelta dell’Amministrazione (nei confronti della quale mi sento assolutamente neutrale, considerato che sovente non l’ho apprezzata) mi pare una scelta di logica e di coraggio.
Vogliamo pensare anche ai più deboli, ogni tanto? Agli anziani, ai giovani che non sono muniti di trasporto su gomma, alle giovani madri che vogliano scendere col passeggino, insomma ai pedoni in genere?
Ci lamentiamo dell’inquinamento dilagante.
Ma non sono lagnanze sterili, se non accompagnate da qualche minimale provvedimento volto a facilitare il civilissimo spostamento a piedi?
Fosse per me, pedonalizzerei l’intero centro. E sarebbe una scelta politica magari contestabile.
Ma il garantire sulla strada principale, quella che dovrebbe essere la strada “elegante”, degli spazi a favore di questi UFO chiamati pedoni mi pare l’esplicazione di un naturale principio di civiltà urbanistica assolutamente inattaccabile. Anzi, persino riduttivo.
Certo, non voglio far prevalere gli interessi del pedone (miei, segnatamente, come quivis de populo) rispetto agli interessi economici dei commercianti (il sale della nostra economia cittadina) e alle esigenze di trasporto (pur esse degnissime). Tuttavia, bisogna che gli interessi della collettività, in ossequio al senso di civiltà, di rispetto per il più debole, quanto meno emergano e si affermino nel loro nucleo incomprimibile: non difendiamo sempre gli interessi costituiti, di pochi soggetti e tuttavia assai attivi; prendiamoci cura anche di una maggioranza silenziosa di cittadini che vuole viverci, a Marcianise, e non dormirci e basta. Purtroppo accanto non esiste un’associazione “Pedoni liberi” o “Centro Storico Isola Pedonale”, ma ci sono persone che vorrebbero una città normale, in cui le strade non siano una giungla in cui il più forte (l’automobilista) divora il più debole (il pedone), bensì costituiscano delle arterie che consentano il transito a tutti, massimizzando (peraltro) le potenzialità di sviluppo del trasporto ecologico (quello a piedi e in bicicletta, per intenderci).
Allora, premesso che questo provvedimento è a mio avviso – di cittadino che da vent’anni e più vive qui – sacrosanto (pensiamo a Santa Maria, Aversa, a tacere di Caserta) si deve dibattere di come attutire i danni che ne discendono ai commercianti e a chiunque se ne ritenga leso.
E qui inizia la politica.
Ma è impensabile che per difendere gli interessi di pochi – sia pur rispettabilissimi e degnissimi della massima tutela ed attenzione – si debba sacrificare un’intera città di 45000 abitanti che vergognosamente ad oggi è sprovvista non solo di un’isola pedonale ma persino di marciapiedi (!) sulle strade principali del suo centro.
Quindi, in definitiva, il provvedimento deve passare tout court, senza negoziazioni, perché è ineludibile il diritto di una persona a transitare a piedi per le strade della sua città senza pericolo; è solo un posterius (e qui entra in gioco la coscienza di un’Amministrazione e la sua capacità di salvaguardare la congerie di interessi che orbitano nella sua azione) la risoluzione dei problemi che ne possano discendere a chicchessia.
Se i “giovani” dell’UDC di Marcianise pensano che dare un pò di decoro al centro storico, far passeggiare in sicurezza i più deboli (bambine e anziani) e organizzare una futura isola pedonale(come in tutte le città “normali”) siano degli errori, non voglio nemmeno immaginare cosa pensano i “vecchi” dell’UDC.
Come si può parlare di decoro ,di abbellimento con fioriere così BRUTTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE,
come cittadina di Marcianise sono indignata per quello che è stato fatto in via Santoro.
Invito i responsabili a ripristinare la situazione precedente.
ma per piacere altro che passeggiare gli anziani a camminare su quel basalto che hammo messo rischiano l’osso del collo!!!!!!!!!!!!!!!! Inoltre ho avuto oggi modo di vedere la restaurata via santoro, il lifting l’ha ristretta ai minimi termini, chissà se ci passeranno più le varie processioni!!!!!!!!!!!!! Paletti e fioriere mah!!!! Non era meglio regolamentare il traffico con strisce oblique rispetto alla strada (avrebbero consentito maggior parcheggio) con parcheggiatori regolari e non abusivi come quelli che “invadono” l’ex piazza Principe di Napoli che forniscono grattini per cui chi non ha serie necessità, ci pensa due volte a lasciare la macchina ( vista la crisi che c’è e la penuria di euro). E’ questione di civiltà, di contemperare i bisogni e dei pedoni e dei commercianti. Mi chiedo chi andrà mai più a far spesa in uno dei negozi di via Santoro se per parcheggiare la macchina deve recarsi in via Bosco??? Non tutti hanno il tempo per passeggiare!!!!!!!! E’ una critica, uno, sfogo visto che ormai altro più non si può fare!!!! Fanno tutto loro i nostri amministratori senza nemmeno tener conto delle occupazioni del comune. Ma che siamo in dittatura?????
quelle fioriere andavano bene per i marciapiedi di viale della Vittoria, oppure per quello antistante il liceo, o altre ancora da individuarsi. Arterie belle larghe e non corridoi !!!!!!!!!!
Pedonalizzare l’intero centro storico certo anch’io sarei daccordo, ma non avrei in qualità di amministratore consentito la costruzione in via Gemma di quel nuovo manufatto con poca area pubblica lasciata a parcheggio. Quell’area doveva servire a parcheggio di tutto il centro storico, altro che il misero parcheggio di via Musone!!!!!!!!!!!
Ma chi ha avuto la brillante idea di mettere dei vasi mostruosi, grandissimi,a distanza minima tra loro in una strada già di per se stretta.
Per certe cose ci vogliono esperti ,non è possibile affidare a persone prive di gusto e capacità scelte di questo tipo.
Sono pienamente d’accordo per la salvaguardia sacrosanta del diritto a godere di una passeggiata in sicurezza nel nostro centro storico, specie per anziani e bambini. Però le cose vanno fatte con criterio e competenza. Anch’io trovo quei dissuasori d’acciaio inox un pugno nell’occhio, le mastodontiche fioriere orribili, (sembrano quei lavatoi anni ‘70 che usava mia nonna..), pessime anche le monolitiche panchine e le aiuole delle palme in Piazza Umberto. Do ragione anche a sincera63 per quanto riguarda alcune strade, probabilmente più pericolose per i pedoni che per le auto. Dove la discutibile ri-sistemazione del basalto, rovinato nelle forme dai troppi e malfatti scalpellamenti, snaturato rispetto alla sua vecchia trama, attenta quotidianamente alle ginocchia dei passanti! Inoltre le prime strade rifatte, già presentano segni evidenti di nuovi e pericolosi danneggiamenti (Via Musone, via Bosco etc.). Speriamo bene per il restyling di Piazza Carità, ma nutro dei dubbi..
Eppure spesso rifletto sul fatto che abbiamo avuto un sindaco architetto, come pure l’ex assessore all’urbanistica Frattolillo e mi chiedo dove abbiano studiato..
P.s.
A proposito di parcheggi, una domanda: perché i vigili o i simpatici ausiliari (così solerti nel fare multe) non ci sono mai quando la “marescialla” chiede i soldi senza darti il grattino in Piazza Pricipe di Napoli???
Mon Dieu…Ho visto le fioriere, sono sceso all’uopo, e non mi paiono affatto questo pugno nell’occhio.
Certo mancherò di sensibilità artistica; epperò, ho il dono della comparazione: non mi sembrano le fioriere differenti dalle fioriere di via Roma in Aversa o di corso De Carolis in SMCV, né i paletti diversi dai paletti di via San Carlo in Caserta.
Ma dimenticavo, noi che non abbiamo una strada (dico una) per camminare a piedi senza temere d’essere investiti e che parcheggiamo bellamente sui marciapiedi (nei rari casi dove esistono) siamo così abituati al bello da perderci fluttuanti nell’estetica del vaso e nella riflessione artistico-metafisica sul paletto.
Complimenti: è questo spirito distruttivo, ciecamente critico e corporativo (prevale sempre l’interesse della cricca sull’interesse generale, perché non mi si dica che avere uno spazio per camminare decentemente non lo è, interesse generale) che ci terrà sempre ai margini della civiltà, urbanistica e non solo.
Per una volta mi è sembrato di camminare in una città normale, senza dovermi schiacciare contro un muro, quasi fossi un negletto abusivo perché non alla guida di una inquinante e rumorosa automobile.
Imparate a camminare a piedi, e a parcheggiare anche un po’lontano dal negozietto; non è detto che dovete piantare la macchina esattamente davanti al parrucchiere o alla bottega.
Penso che la vicinanza delle fioriere sia dovuta alla sciocca opinione (certo erronea) che se fossero stati più distanti le persone vi avrebbero parcheggiato senza remora alcuna. Ma si sa, chi ha fatto questa scelta è un mal pensante e diffidente personaggio; certo avremmo tutti rispettato il divieto di sosta.
Sinceramente, non capisco. Ma queste fioriere e questi pali sono brutti o sono inutili? Perche’ se sono inutili è un conto, se sono brutti è un altro conto. Per sempio nel secondo caso potremmo chiedere di sostituirli non eliminarli.
Io ho visto simili fioriere a Ferrara e Reggio Emilia. Ho visto basalto peggiore nelle stesse città. Non ho sentito commenti provincialotti come questi che sto leggendo in questo sito.
Cara sincera63, sarò sincera, hai un idea alquanto singolare della democrazia e della dittatura. Il sindaco è stato votato dalla maggioranza dei marcianisani. Lui è più abilitato di te a prendere decisioni.
Spero non sia stata politichese.
In certi casi bisogna essere obiettivi e non farsi influenzare dalle simpatie politiche.Con tutta onesta diciamolo che esteticamente via Santoro con questa trasformazione è stata OFFESA.
Ben venga il cambiamento ma per abbellire.
Pure io vorrei sapere dove hanno studiato gli “architetti”
Mi piace questo dibatitto che si è creato,chi vi scrive è un figlio di un commerciante di Via Santoro,allora vada per le fiorerie,vada per i paletti,a noi tutto ciò ci sta anche bene,la cosa che non ci sta bene e credo che il giusto procedimento era questo,è fare prima un parcheggio a Via Mundo eppoi mettere fioriere e paletti a lati di Via Santoro,giusto per incentivare la passeggiata,Voi ricordate Natale,quando Via Santoro fu abbelita a festa e con una filodiffusione usciva la musica,bene a qualcuno nn poteva piacere,ma per una volta tanto si è cercato di creare qualcosa qui a Marcianise,ma vogliamo crescere come popolazione o essere vili servi di Caserta e altre città…..allora aveva ragione mio nonno quando diceva “O Marcianisano e amnate ro furastiero”…..Il problema in tutto ciò sta nel modus operandi,la cosa sbagliata dell’Amministrazione è stato mettere prima i paletti eppoi quando sarà fare un parcheggio,cosi il centro storico rischia di morire,Voi siete d’accordo che muore un centro storico?Io credo di no ,xchè senza un centro storico sarebbe una città senza anima….E Marcianise tra le sue mille contradizzioni ha un anima viva e vegeta….E Voi in questo forum ne siete l’esempio.
Anticipo subito che sono un cittadino di via santoro che risiede da dieci anni a napoli, pur avendo conservato la residenza a Marcianise. Ebbene, il dibattito che si è aperto sulle fioriere e i paletti di via santoro appare, ad una prima lettura, interessante, quasi un compiaciuto esercizio di democrazia. Tuttavia, la democrazia per rendersi efficace ha bisogno di regole da osservare. Da parte di tutti, Io, lo dico con tutta franchezza, resto ogni volta basito quando la difesa di privilegi personali si sovrappone, come in un numero di magia, alla rivendicazione di interessi collettivi e generali. Spiego: in teoria chiunque riconoscerebbe come necessaria oltre che giusta l’installazione di fioriere e paletti per delimitare corsie pedonali disegnate nelle strade centrali di una città, significativamente trafficate e di fatto impedite a mamme con passeggini, bambini etc. Nel concreto, invece, ecco che esplode la rabbia per tutelare i piccoli privilegi personali. Compresi, e lo dico con tutto il rispetto, quelli relativi ad attività commerciali che nel centro cittadino di marcianise sono da anni agonizzanti. I motivi? In parte ritengo siano dovuti all’inarrestabile fenomeno colonizzatore e dissipatore dei centri commerciali; peraltro, all’incapacità da parte delle attività commerciali tradizionali di rinnovarsi e saper soddisfare (come tutti i sostenitori del libero mercato dovrebbero sapere) le nuove esigenze della clientela.
Un altro aspetto che delle polemiche tanto al chilo mi inquieta è quello che in quattordici anni ha impedito di risolvere l’emergenza rifiuti: la cultura del nonsipuotismo, dei veti a prescindere. Ebbene, tutti siamo preoccupati della forte incidenza delle patologie tumorali; ma nessuno si indigna che in una città come la nostra per acquistare le sigarette si va con l’auto sin dentro la rivendita di tabacchi. In Campania per 14 anni abbiamo fatto lo stesso drammatico errore: piuttosto che realizzare nel più breve tempo possibile il termovalorizzatore abbiamo litigato su quale fosse la strada più garantita per lo smaltimento. Trascurando che , nel frattempo, l’immondizia si è accumulata per le strade e, quando viene bruciata, sprigiona quantità allarmanti di diossina.
A Marcianise tutti siamo preoccupati, ma nessuno si occupa di come limitare l’uso delle automobili. Marcianise ha la fortuna di poter essere attraversata da un punto all’altro, a piedi, in dieci minuti. Si potrebbe recuperare il godibilissimo uso della bicicletta e abbandonare la deriva da ingorgo con i suv che, peraltro, affollano strade larghe al massimo 5 o 6 metri). Certamente, contribuiremmo ad una migliore qualità della vita, soggettiva e collettiva. Anzi, un’amministrazione comunale che voglia accarezzare l’ambizione di distinguersi da tutte le precedenti dovrebbe agire con più coraggio e decidere per la chiusura del centro storico al traffico urbano. I parcheggi? Un altro falso problema che tende a camuffare la tutela del privilegio personale: ma quanto ci si impiega da loriano ad arrivare in piazza? 5 minuti a piedi. E dal Cantone? 10 minuti. Dieci minuti di passeggio in piana, senza dislivelli. Auguri e buona passeggiata.
Angelo
Certo che l’anima ci sta. ci mancherebbe, belle parole le tue e sopratutto quelle di tuo nonno.
A mio modesto parere credo di aver imparato da tanti esempi visibili che il denaro viene sempre prima della logica, non mi meraviglia che mettono prima le fioriere e poi i parcheggi, e prima le lampadine e poi i lampioni:)… l’elettricista di turno deve guadagnarci e far mangiare qualcuno.
Non voglio scadere nel qualunquismo ma questi amministratori di ogni cosa intendono lescelte in questo senso.
Michele R
contradizzioni
LMAO!
Non bastava aver imbruttito via Duomo con quei vasi orribili adesso ci tocca vederli anche in via Santoro.E’ basta!!!!!!!!!!!
Ci sono altre priorità importanti a Marcianise cerchiamo di non dimenticarlo.
C’è la facoltà di disegno industriale in via Duomo, è frequentata da studenti provenienti anche da altre città, ebbene allora perchè anzichè mettere i paletti e le fioriere, non si è messa una bella pensilina per un bus-navetta che accompagni questi studenti ad un ben più ampio parcheggio magari da individuarsi in via San Michele e da realizzarsi al più presto?????
le fioriere sono BRUTTE ED INUTILI.
EHI GIOVANA ANCH’IO L’HO VOTATO IL SINDACO, MA AD OGGI COL SENNO DI POI NON FAREI LE STESSE SCELTE è giusto dire che è abilitato ma non è pur vero che sia nel giusto
Premettendo che uso l’auto solo per recarmi al lavoro, per il resto bici e lunghe camminate, vorrei commentare alcune osservazioni. Pur riconoscendo l’effettiva utilità al momento di paletti e fioriere a vantaggio dei pedoni, la mia è una critica al loro impatto estetico-visivo, e come sottolineava qualcuno, al modus operandi dell’amministrazione. Per cui non sono d’accordo con Gabriele che, generalizzando, parla di spirito distruttivo o di presunti interessi di cricca. Non ho nessun tornaconto personale, se non quello di cittadino attento a tutto quello che riguarda il paese dove vive.
E’ probabile che alcuni siano più dotati di altri in fatto d’estetica (senza la presunzione di classificarmi tra i primi). Però, che che ne dicano i moderni visionari dell’urbanistica, per carità non venitemi a dire che ci vuole una particolare sensibilità artistica per capire che un paletto d’acciaio inox non ha niente da spartire con un centro storico!!! Di simili elementi d’arredo urbano, è vero che se ne trovano in giro per le città, ma mi pare ce ne siano anche di più decenti. Poi non ho compreso bene qual è il senso della comparazione, forse va inteso come: “Brutto comune mezzo gaudio “?
Proprio perché siamo talmente abituati al brutto, mi sarei aspettato qualcosa di un po’ più armonioso col contesto, che brutto non è!! Quindi ribadisco che se le cose vanno fatte, che ci sia almeno un minimo di criterio, se non di competenza.
Convengo in parte con Angelo, ma trovo il riferimento all’emergenza rifiuti non del tutto calzante e fuorviante.
Primo: perché non credo alla teoria della cultura del nonsipuotismo o del veto a prescindere come causa della tragica situazione in cui versiamo. Le responsabilità vanno individuate da un’alta parte e in ben altre categorie, senza voler per questo giustificare la colpevole e diffusa inciviltà dei campani! Ma questa è un’altra storia..
Secondo: nel caso specifico stiamo parlando semplicemente di piccole opere già realizzate e che in modo libero e democratico possiamo criticare senza per questo compiacersi di qualcosa.
Condivido l’idea di chiudere il centro storico al traffico urbano, penso sia l’unica soluzione per scoraggiare le incursioni degli automobilisti ed evitare inutili appesantimenti e modifiche all’urbanistica del centro storico.
Saluti a tutti.
Caro Mario, il senso della comparazione non è “mal comune mezzo gaudio”.
Mi compiaccio della circostanza che nostri concittadini abbiano un tal senso del sublime (critica della ragion pratica); mi rammarico della concomitante circostanza che siffatto wildiano edonismo si estrinsechi solamente allorquando si provveda in positivo (con comportamenti denstruentes) e mai per invogliare all’abbellimento della città, a un concreto “facere” (sarebbe la c.d. pars construens).
Sia come sia, e posto che i paletti in acciaio inox siano antiestetici e tali da offendere le sensibilità della nostra cittadinanza (e non quella dei cittadini di Caserta, SMCV, Aversa…segno che ivi valgono altri canoni policletei), essi svolgono del pari una funzione disincentivante gli ABUSI di parcheggio abusivo e di guida screanzata a danno dei pedoni. Considerato che l’isola pedonale pare un sogno (se vogliamo fare una battaglia per questo obiettivo, sarò il primo a manifestare con lo striscione), ci sono mezzi alternativi per perseguire il fine? O il mezzo è solo questo, e davvero ci stiamo perdendo nell’estetica della fioriera? Se vale la prima ipotesi, e cioè vi sono strumenti alternativi, datemi contezza dei mezzi dissuasivi che vorreste impiegare in vece dei paletti, e parliamone; se vale la seconda, e cioè ad oggi (oltre alla soluzione radicale dell’isola pedonale) i paletti sono il solo mezzo, protestiamo per pali in acciaio inox più belli (se ci sono, aderisco a priori a qualsivoglia iniziativa). Spero di aver ben spiegato il mio pensiero.
A’ raga’, quando l’altro giorno ho visto quegli obbrobri di via Santoro, a momenti non mi veniva un accidenti! Sono sicura di una cosa: quei vasi andavano bene per viale della pace!!!!
Un pò di buon gusto non guasterebbe!
Io sono nata, cresciuta e pasciuta nel centro storico e lo amo ma la vista di queste nuove suppellettili è stata come ricevere un pugno nello stomaco! Poveri noi!!! Ci hanno fatto venire l’ulcera! Speriamo che abbiano finito pure questi altri di fare carne da macello! Qua purtroppo sono cinquant’anni che finiamo dalla padella nella brace! Poveri noi!!!!!!!!!!
Poveri noi!!!!!!!!!!