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Ixfin, Rsu chiedono firma decreto cassa integrazione

“Il Rag. Colaninno con le dismissioni del gruppo Olivetti ha lasciato nel 1999 duemila lavoratori nel sito di Marcianise di cui mille usciti in mobilità in larga parte per far posto ai figli, e altrettanti mille lavoratori passati dalle telenovele di cambi societari del tipo scatole cinesi alla sentenza fallimentare del 5 luglio 2005. Oggi ottocento lavoratori della Ixfin di Marcianise aspettano la firma del decreto della cassa in deroga affinché possa consentire alle ottocento famiglie di poter sopravvivere e consentire successivamente un impegno concreto da parte delle istituzioni per la ripresa produttiva. Dopo i vari accordi presso il ministero dello sviluppo economico e dopo tre anni di cassa integrazione che i lavoratori e le loro famiglie hanno subìto in funzione di una ripresa produttiva per la salvaguardia occupazionale è giunto il momento che le forze politiche tutte, diano risposte concrete per l’occupazione in Provincia di Caserta. Considerato il totale azzeramento dell’apparato industriale in Provincia di Caserta nonostante i continui fasulli impegni per lo sviluppo e il rilancio produttivo della Provincia e in particolare per la Ixfin attraverso la presunta applicazione del protocollo, le R.S.U. della Ixfin di Marcianise mobiliteranno i lavoratori in modo permanente affinché possano riconquistare i diritti che a loro sono stati sottratti compreso il diritto all’esistenza. Scioperi, blocchi stradali , riunioni fiume in Prefettura, Provincia, Regione e decine di riunioni presso il Ministero dello sviluppo economico, non hanno prodotto che poche righe di un protocollo d’intesa originariamente nato per salvaguardare i lavoratori Ixfin e successivamente esteso all’intera crisi industriale della provincia. Altro che quarta settimana, nella nostra provincia migliaia di lavoratori non hanno possibilità di iniziare il mese con reddito zero e queste difficoltà non sono percepite dalle forze politiche Nazionali. Non si può discutere di salario sociale e non trovare soluzioni a migliaia di lavoratori a cui è stato sottratto lavoro, salario e dignità scaricando a vicenda il problema tra i vari livelli istituzionali e giudiziari. Bisogna dare immediatamente soluzione alla continuità del sostegno al reddito attraverso la proroga della cigs per poi trovare soluzione per il commissariamento perché nel sito di Marcianise può e deve continuare l’attività produttiva. Gli assessori alle attività Produttive di Provincia e Regione, compreso il Ministero oggi devono trovare una unica soluzione o si provocherà un disastro sociale per la Provincia di Caserta. La negazione del lavoro e del salario porta con se la negazione dei valori di civiltà, della sicurezza e della tranquillità familiare e sociale. “