Per celebrare il 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione italiana, l’Assessorato alle Politiche dell’Educazione e Scolastiche del Comune di Marcianise, in collaborazione con l’Associazione Culturale Universitaria “UNIKA” e l’Istituto Campano per la Storia della Resistenza “Vera Lombardi” di Napoli, hanno elaborato il progetto: “60 anni dall’entrata in vigore della Costituzione”.
L’iniziativa è strutturata in due fasi. La prima riguarda il concorso di selezione degli elaborati che perverranno dalle scuole di Marcianise; in una seconda fase sarà realizzato un convegno sulla Carta Costituzionale e il concerto di musica. Entro il 19 marzo 2008 gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado potranno presentare un elaborato, attraverso una delle seguenti forme espressive, Testi, Arti figurative, Tecniche multimediali volto a celebrare e far conoscere il 60° anniversario dell’entrata in vigore della Costituzione Italiana. Un’apposita commissione individuerà i migliori lavori e provvederà alla loro pubblicazione sui siti web del Comune di Marcianise, dell’Associazione Culturale UNIKA e dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza “Vera Lombardi”. I vincitori saranno premiati nel corso del convegno da realizzarsi entro il 25 aprile 2008. La cerimonia conclusiva della celebrazione si avrà la sera della giornata prevista per il convegno con un concerto delle più celebri canzoni italiane.
”L’iniziativa – spiega l’assessore Alessandro Tartaglione – vuole essere un omaggio alla carta fondativa della Repubblica Italiana che, a 60 anni dalla sua entrata in vigore, rimane un documento fondamentale pieno di principi altissimi ed ancora attuale”.
Per scaricare il bando:
http://www.unikassociazione.it/home.asp
Per contatti ed ulteriori informazioni: cell. 3349191478; e-mail: unika.sun@alice.it
Complimenti per l’iniziativa, assessore …
peccato per il partner …
Condivido pienamente l’iniziativa volta alla diffusione dei valori della nostra Charta fondamentale.
Purtroppo sovente la Costituzione repubblicana è intesa soltanto come apicale fonte del diritto obiettivo, perdendosene altresì il valore fondamentale di documento politico, ideale, strutturante una visione della società e del mondo.
Quindi una campagna come questa non può che essere foriera di maggior consapevolezza di noi stessi e delle idealità fondanti il nostro Paese, nel quale forse i principi nati dalla comune matrice della Resistenza (bianca e rossa, ed anzi – io penso – più bianca che rossa) si dissolvono a vantaggio del “particulare” di individui e potenti lobbies.
Non dimentichiamo infatti – e qui porto avanti una polemica storica che m’appassiona e che non c’entra molto con l’iniziativa di cui all’articolo, ma che colgo l’occasione di condividere sperando in qualche replica di qualsiasi segno – che i cosiddetti partigiani rossi vennero fuori all’ultimo momento, non recarono particolare danno ai repubblichini e, soprattutto, erano al soldo dell’Unione Sovietica. Insomma, il loro alto progetto politico ponderava il passaggio dal fascismo mussoliniano al comunismo stalinista. Anche il mito della Resistenza dev’essere rivisitato, e non a caso i punti meno significativi della Charta (che alcuni ritengono persino abrogati, come la c.d. Cost. Economica di cui agli artt. 41 ss.) e potenzialmente pericolosi per le libertà di mercato sono stati positivizzati per la pressione dei gruppi comunisti in Costituente.
La Costituzione insomma non è una meta, ma un ponte gettato verso un futuro radioso per la nostra Comunità; per questo motivo deve essere conosciuta, ma anche criticata e modificata ove necessario. Possibilmente però non a colpi di maggioranza e non per compiacere forze politiche localistiche e ricattatrici.