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Spopola la “Cantata dei Pastori” al Teatro Ariston

“Speriamo di essere riusciti a divertirvi, noi ce l’abbiamo messa tutta”. Si è espressa così la giovane Margherita Piscitelli, dal palco del teatro Ariston di Marcianise, visibilmente soddisfatta ed emozionata, ancora nei “faticati” panni dell’ingenuo Sarchiapone, divertente personaggio-chiave della “Cantata dei pastori”, al termine della rappresentazione che l’aveva vista protagonista insieme ad altri dodici attori. A farle compagnia, brulicanti della stessa incommensurabile soddisfazione c’erano gli altri interpreti e l’intrepido regista, Francesco Sisto, rivolti verso un foltissimo pubblico, che poco prima si era abbandonato – in un giudizio unanime – ad un prolungato ed intenso applauso. È stata quindi una serata di Natale in perfetto tema quella che si è svolta il 25 dicembre, presso il Cinema-Teatro “Ariston”, all’insegna della classica “Cantata dei pastori” di Andrea Perrucci. Il testo, frutto di un teatro gesuitico, scritto nel 1628, espressamente per contrastare la diabolica Commedia dell’Arte, è stato riproposto tra versi arcadici e lazzi scurrili, tra lingua colta e dialetto, tra sentimento cattolico e rito pagano, dagli attori, Carla Iuliano, Mirella Rotaniello, Teresa Alberico, Angelica Di Mauro, Francesco Moretta, Francesco Di Maio, Valerio Salvatore, Vincenzo Gionti, Raffaele Delle Curti, Cornelio e Margherita Piscitelli, Annamaria Tartaglione. Essi hanno interpretato il contrasto tra sacro e profano, elemento portante della nota opera partenopea, attraverso il ritmo, più lento e cadenzato in riferimento al religioso, e più frenetico in vista del male che tenta di insediarsi ovunque – e dal linguaggio – tenue e forbito per i santi, ironico e tendente ai doppi sensi per i “pastori”, e minaccioso ed imponente per le creature diaboliche. L’opera narra le vicissitudini di Maria, interpretata dalla giovanissima Mirella Rotaniello e Giuseppe – Valerio Salvatore – nel loro viaggio verso Betlemme; vi figurano, inoltre, i personaggi comici di Razzullo – espresso da un esilarante ed intrepido Cornelio Piscitelli – uno scrivano inviato in Palestina per il censimento della popolazione, popolano affetto da fame atavica e incapace di svolgere un lavoro stabile – e Sarchiapone, alias Margherita Piscitelli – barbiere matto, in fuga per aver commesso due omicidi. Giuseppe e Maria che vagano per le campagne di Betlemme alla ricerca di un riparo, sono ostacolati dal perfido Belfegor – Vincenzo Gionti – e da Satana – Raffaele Delle Curti – e sono protetti dalla spada divina dell’arcangelo Gabriele, interpretato da Angelica Di Mauro. La rappresentazione, promossa dall’Associazione culturale Aris.Tea, è frutto di un intenso ed incessante lavoro portato avanti – insieme ad altre attività – con abnegazione da tutto il team di lavoro, che da poco più di un anno ha intrapreso un cammino mirato al coinvolgimento dei giovani del territorio in un discorso che va ben oltre il semplice dilettantismo e si propone di fare impresa, raggiungendo livelli professionistici.
Molte altre sono le attività in cantiere per la prolifera associazione marcianisana, soprattutto mirate al mondo giovanile. Lo scopo principale dell’Associazione, è infatti soprattutto quello di avvicinare i giovani al teatro, ritenuta, oggi, forse l’unica forma di cultura aggregativa e attiva rimasta. In particolare, grazie all’iniziativa di “Aris.Tea”, sono già operativi il Laboratorio Permanente/Pratico di Teatro e di tutti i Mestieri del Teatro, la Compagnia Stabile di giovani attori locali che hanno preparato un ricco calendario di spettacoli. Il progetto, è stato avviato da circa un anno, con la finalità non solo di instradare i giovani aspiranti attori alla recitazione, ma pure di introdurli nel complesso mondo del teatro, mostrandogli anche i problemi che ruotano intorno allo “Specifico teatrale” e alla messa in scena di uno spettacolo.
È intenzione del direttivo di ARIS.TEA. e della “Compagnia Stabile” di presentare nel prossimo futuro la “Prima Rassegna Teatro Ragazzi città di Marcianise” rivolta agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado di tutta la provincia di Caserta, e che darà la possibilità ai più giovani attori, di affiancare in scena dei professionisti, così da poter avere un primo approccio professionale con il mestiere dell’attore.
L’associazione culturale Aris.Tea di Marcianise, nell’ambito delle attività teatrali programmate per la stagione 2007/2008, nei giorni 18 e 25 novembre ha effettuato dei provini presso il teatro Ariston, per il secondo laboratorio di teatro pratico permanente, finalizzato alla messa in scena di un saggio-spettacolo, che si terrà nel prossimo mese di maggio. Si è trattato del secondo reclutamento messo in opera dall’operosa associazione Aris.Tea, che già lo scorso anno, aveva portato a termine il primo laboratorio, presentando, nel mese di aprile, “Capocomico” di Raffaele Viviani. Si trattò di un prodotto finale che nonostante l’elevata difficoltà, riscosse un successo superiore ad ogni aspettativa, grazie all’abnegazione dei maestri e alla passione profusa dagli attori in erba. Tale esperienza interpretativa, è stata ripetuta dai giovani dodici attori, che in questi giorni hanno ripresentato lo spettacolo “Capocomico” alle scuole della città. Gli attori, in questi giorni, guidati dall’instancabile e collaudato attore e regista Francesco Sisto, esordiranno con “La cantata dei pastori”, da proporre al pubblico nel giorno di Natale.
Grande merito per le numerose iniziative di Aris.Tea va al gestore del teatro Ariston, nonché presidente dell’associazione, Emilio Napolitano – che si propone di perseguire l’obiettivo di avvicinare i giovani e i giovanissimi al mondo del teatro, ritenendo che esso possa essere un utile strumento di vita e di insegnamento – e al regista, Francesco Sisto. Egli ha annoverato tra i suoi successi personali dei lavori legati a nomi importantissimi del mondo del Teatro e della Televisione, come quelli di Mario Scarpetta, Luisa Conte e Giacomo Rizzo, Luigi de Filippo, Daniela Poggi, e ha maturato anche esperienze di Assistente e Regista teatrale. In tempi come quelli che stiamo vivendo, in cui i giovani sono attratti dal mondo dello spettacolo, ma spesso non hanno la possibilità di trovare sbocchi per mostrare le loro attitudini e predisposizioni, l’idea di Emilio Napolitano e Francesco Sisto giunge graditissima. Ad impreziosire ulteriormente l’iniziativa, è il particolare – non trascurabile – della gratuità dell’opportunità che si offre ai partecipanti, per cui tutti coloro che lo vorranno potranno essere selezionati. Il fatto, poi, che si richiedano giovani talenti all’interno delle scuole superiori della città, è altrettanto importante, poiché include nel discorso la necessità di una cultura di base, dalla quale, ora più che mai, non si può prescindere.