L’ex sindaco Filippo Fecondo e i funzionari comunali Angelo Piccolo (dirigente del settore Ambiente), Giuseppe Sagliano (caposervizio Amhiente) e Vincenzo Negro (responsabile Ufficio Gestione Rifiuti) sono stati assolti dalla Corte dei conti dall’accusa di aver arrecato danno all’immagine del Comune di Marcianise che, negli anni 2003-2005, non ha rispettato gli obblighi del raggiungimento delle percentuali minime di raccolta differenziata dei rifiuti solidi tubati i. La magistratura contabile napoletana di via Piedigrotta, ha scagionato, per carenza dei presupposti di legge, l’ex amministratore comunale e i tre dirigenti di Palazzo di città dichiarando l’inammissibilità dell’azione di responsabilità intrapresa dalla Procura regionale della Corte dei conti. L’assoluzione è arrivata dopo la decisione della Corte costituzionale, che, investita dalla stessa Corte dei conti, ha dichiarato infondata la questione di legittimità costituzionale della normativa che disciplina l’azione per il risarcimento proprio del danno all’immagine. In attesa della pronuncia della Consulta, il processo, iniziato nel 2008, è rimasto sospeso ed è stato riassunto a febbraio de12011.
Con apposita memoria di ottobre 2011, l’ex primo cittadino ha chiesto che venisse dichiarata l’ inamtnissibilità e improcedibilità della richiesta risarcitotia della Procura contabile proprio in considerazione della sentenza della Corte costituzionale nel frattempo intervenuta. Il Giudice delle leggi, infatti, ha precisato che il danno all’immagine è possibile solo se ricorrono talune, specifiche fattispecie delittuose. Nel caso di specie non esistono reati e da qui il proscioglimento. Con sentenza del 2009 della Corte dei conti, invece, l’ex sindaco Fecondo e i funzionari Piccolo, Sagliano e Negro erano stati condannati per danno erariale a favore del Comune, 45mila a favore dello Stato. Alla base della condanna, l’ingiustificato costo sostenuto dal Comune a titolo di tariffa smaltimento rifiuti per il conferimento presso gli impianti di produzione di Cdr (rifiuto indifferenziato, una parte del quale avrebbe dovuto essere debitamente separato in sede di effettuazione di raccolta).
Raccolta Differenziata e danno di immagine, la Corte dei conti assolve l’ex sindaco Filippo Fecondo
16 Gen 2012
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VIVA L’ITALIA!!!!!
E CHEST’E’
Un Sindaco che ha avuto sempre il coraggio di affrontare con competenza e determinazione le questioni amministrative più complicate. Si scagliarono contro di lui irripetibili menzogne ma il tempo sta dimostrando la correttezza di un politico di notevole capacità e correttezza.
Revisionismo storico con le lezioni su come amministrare e ripulitara dell’immaggine. Entrambi gli eventi sono di un tempismo quantomeno sospetto. Ma veramente Filippo Fecondo e Giacomo Tartaglione pensano di ripetere la sfida di qualche annetto fà?
Si dice: si stava meglio quando si stava peggio. Ma nel caso di Fecondo non ho mai dubitato che fosse il meglio che la piazza potesse offrire. La situazione attuale è oggettivamente incomparabile. Tuttavia, mi attenderei un po’ di autocritica (non bastano i manifesti volgari e aggressivi che l’Udc affigge, ora, contro il sindaco Tartaglione e che affiggeva, allora, usando gli stessi toni arroganti, contro Fecondo) da parte degli zinziani. Sì, perché l’Udc di Zinzi segue convenienze contingenti, come ha fatto nella scelta del tutto singolare di candidare Tartaglione. E ora non può far finta di scusarsi, poiché l’errore non è nel merito, ma nel metodo adottato, sempre lo stesso: una persona a garanzia delle convenienze. Poi, invece, si scopre che hanno una propria testa (al di là di cosa vi sia dentro) e li si vuole ghigliottinare. No, così non va.
nel 2003 l’agenda 21 costata fior di quattrini non ha prodotto alcun chè per la città, il piano di azione mai messo in opera e gli impegnati nel progetto ………. continuano ancora adesso
Un ringraziamento al sindaco nuovo Tartaglione grazie a cui la differenziata ha raggiunto dei livelli esorbitanti!
E? facile senza la spazzatura per strada dovuta alla impossibbilità di sversare per settimane, così come avveniva negli anni della disastrosa emergenza. Da ex consigliere però ricordo bene che l’ordinanza per la raccolta porta a porta fu dell’amministrazione di centrosinistra.