Non un museo di arte moderna ma del commercio che fu; è quello che si troverà a breve nel cuore della nostra città, nella strada forse più celebre via Santoro. Non in piazza Carità così come in pompa magna annunciato dal sindaco Fecondo persino con video 3D, ma in via Domenico Santoro dove per decenni c’era il nucleo portante del commercio cittadino.
Così come in altre città italiane (vedi a Bagnoli) sono state conservate le caratteristiche ciminiere emblema di quella che viene chiamata archeologia industriale in via Santoro fanno bella mostra di se le insegne delle attività di commercio che un po’ alla volta stanno cadendo in disgrazia nel degrado più assoluto del centro storico.
Qualche tempo fa noi Giovani Udc fummo attaccati anche duramente- a parlare è il segretario cittadino Angelo Golino- per non essere capaci di intendere un centro storico a misura d’uomo, perché ci eravamo espressi contro il posizionamento di paletti e fioriere. Ebbene più volte ribadimmo in risposta alle critiche che il nostro scetticismo era dovuto ai tempi coi quali tali interventi di arredo urbano erano stati compiuti: ritenevamo allora e ancor più oggi che priorità doveva essere quella di creare preventivamente appositi parcheggi nelle vicinanze delle attività insistenti lungo via Santoro. Qualcuno ci disse che la crisi profonda del commercio era dovuta al monopolizzatore Centro Campania ma sfidiamo chiunque a dimostrarci che la stessa crisi si avverte in altre aree della città(dove il commercio è più fervido che mai). Vero problema è stato l’incapacità di realizzare parcheggi nella vicina via Mondo, dove inoltre c’è pericolo grave per l’incolumità pubblica vista la fatiscenza in cui versa il palazzo prescelto; per non parlare dell’altro previsto in via Musone, oramai vera flora cittadina.
Non vogliamo – continua Golino- farci riconoscere delle ragioni o prenderci delle rivincite nei confronti di chi ci accusò ma far notare a tutti che ormai a seguito dell’assenza di sana progettazione via Santoro è un museo a cielo aperto dove saracinesche abbassate, vecchie insegne, la grata del vecchio distributore di sigarette sono quanto resta dei negozi che hanno deciso di abbandonare via Santoro.
Nel tempo trascorso costanti e sempre più forti son risultate le lamentele non solo dei singoli commercianti ma delle più importanti associazioni di categoria che stanchi di non essere ascoltati settimane fa sono arrivati a minacciare uno sciopero del commercio con tutte le saracinesche di Marcianise abbassate; un rischio che sembra essere stato scongiurato per le promesse fatte dai commissari prefettizi che cercano di venire incontro a quelli che prima ancora che negozianti sono cittadini di Marcianise.
Si dice che tra la bella mostra dei sgargianti cartelli affittasi i negozi rimasti stiano facendo a gara per il premio di ‘ultimo ad abbandonare’ ed anche gli studi legali,medici, di noti professionisti locali non sappiamo fino a quando saranno in grado di far fronte ai disagi dei loro assistiti; senza dimenticare poi i disagi enormi degli studenti della facoltà di disegno industriale ubicata nell’adiacente via Duomo che ogni mattina non sanno dove barcamenarsi alla ricerca di un posto auto.
In situazioni già di traffico caotico le fioriere costituiscono poi anche intralcio per gli stessi residenti che con le auto sono costretti a mille manovre per accedere alle loro proprietà. Senza alcuna velleità ‘vendicativa’ dunque i giovani Udc chiedono ai commissari prefettizi, pur impegnati in altre situazioni complesse cui far fronte, di porre rimedio a tale degrado(così come già promesso) e di adottare delle misure risolutive o per lo meno tampone per evitare l’emorragia dal centro delle restanti attività.
Giovani Udc contro paletti e fioriere in via Santoro: “Il tempo ci ha dato ragione”
17 Ott 2008
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Maesta’ avete sempre ragione…………
Bravi! criticare e aspettare tanto prima o poi qualcosa andrà storto e allora……… ve lo avevo detto.